Sanità e welfare

Salute. Presentati in Commissione i percorsi assistenziali per Sla e Sclerosi multipla

Sarebbero ancora da approvare i Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali per la Sla nelle Asl Romagna, Parma e Imola. Critiche da Sensoli (M5s) e Marchetti (Pd). Rontini (Pd) cita esempio positivo

Presentata in Commissione Politiche per la Salute, presieduta a Paolo Zoffoli, l’informativa sui Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali (Pdta) relativi a Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e Sclerosi multipla.

Sla. Si parte dall’organizzazione assistenziale per la Sla: i tecnici della Regione illustrano tutti i centri che in Emilia-Romagna sono deputati a seguire il paziente affetto da tale malattia dalla fase di diagnosi al follow-up fino alla presa in carico e all’assistenza, ospedaliera e territoriale. Centri che, viene chiarito, sono presenti in tutti i dipartimenti neurologici delle aziende sanitarie locali. Si tratta di: Asl di Piacenza, Parma Aosp, Parma Asl, Asl di Reggio Emilia, Modena Aosp e Asl, Bologna Asl e Aosp, Asl di Imola, Ferrara Aosp e Asl, Azienda unica Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini). Mancherebbero all’appello i Pdta completi dell’azienda ospedaliera e sanitaria di Parma, di Imola e dell’Asl Romagna, che, però, sarebbero in corso di predisposizione.

Esiste anche un registro regionale per il percorso di assistenza. Circa il 75 per cento delle persone affette da Sla viene seguito attraverso un percorso socio-sanitario. Il percorso prevede anche l’erogazione di un assegno di cura per 142 persone (nell’anno 2017) e assistenza domiciliare per 248 persone. Critiche Manuela Rontini (Pd) e Raffaella Sensoli (M5s) per la mancanza di Pdta completi nell’azienda unica Romagna. “Avevo presentato già un anno fa un’interrogazione affinché l’ospedale di Faenza venisse riconosciuto come centro di riferimento per la Sla, ma ad oggi tutto è rimasto uguale,” commenta Rontini, “ricordiamoci che la Sla è una malattia neurodegenerativa, il fattore tempo è importante”. La dem presenta anche l’esempio, unico e primo in Emilia-Romagna, della spiaggia di Punta Marina, in provincia di Ravenna, dove persone con il respiratore hanno potuto fare il bagno con le loro famiglie. “Un progetto,” conferma il presidente della Commissione, Paolo Zoffoli, “che potremo presentare nel prossimo audit”. “Manca ancora un coordinamento tra le aziende romagnole,” aggiunge Sensoli, “mi domando quando arriveremo ad un Pdta unico per l’Asl Romagna”. La consigliera pentastellata chiede anche di ascoltare maggiormente le associazioni dei pazienti per capire anche il punto di vista dei cittadini. Francesca Marchetti (Pd), invece, chiede chiarimenti sull’Asl di Imola, domandando se sia possibile eventualmente costruire una rete con il centro Bellaria di Bologna. I tecnici, però, spiegano che per l’assistenza è meglio mantenere un centro a Imola.

Sclerosi multipla. Si passa poi a parlare dell’organizzazione assistenziale per la Sclerosi multipla, malattia che però, chiarisce il tecnico, ha numeri diversi così come i percorsi di cura. Il percorso di sostegno per il paziente è simile – copre sempre dalla fase diagnostica all’assistenza – ma nella maggior parte dei casi avviene in day-service e con farmaci ad alto costo. Sono in cura nella nostra regione 8.253 pazienti. I centri autorizzati sono nei dipartimenti neurologici delle Asl di Piacenza, Asl e Aosp di Parma, Asl e Aosp di Reggio Emilia, Asl di Modena, Asl di Bologna, Aosp di Ferrara e Asl di Romagna. Riguardo alla sclerosi multipla, i Pdta non ancora approvati sono quelli di Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Imola e Romagna – quest’ultima sta ancora lavorando per averne uno unico. A Raffaella Sensoli, che che chiede chiarimenti sul centro Bellaria di Bologna in merito alla presa in carico dei pazienti, i tecnici garantiscono che non vi è alcuna carenza di assistenza per la sclerosi multipla nel territorio di Bologna. 

(Francesca Mezzadri)

 

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