Innovare la disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private. Inizia, in commissione Politiche per la salute e politiche sociale, presieduta da Alessandro Cardinali (in sostituzione di Paolo Zoffoli), l’iter di valutazione della proposta di legge in tema di accreditamenti redatta dal governo regionale.
L’obiettivo, si legge nella relazione al provvedimento, “è quello di assicurare condizioni di qualità, sicurezza ed equità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, nel rispetto dei bisogni di salute della collettività”. Con questo nuovo modello, si spiega nel documento, “si vuole, in particolare, garantire l’integrazione fra i soggetti che si occupano della materia, prevedendo nuovi strumenti di verifica rivolti alle strutture sanitarie”.
Questi principi si concretizzano quindi in un processo integrato, semplificato e trasparente di autorizzazione e di accreditamento delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, per il quale sono chiaramente identificabili le responsabilità, le modalità attuative e gli strumenti di verifica.
Critiche sul sistema degli accreditamenti, in particolare per il sociosanitario (con riferimento ai casi di Bibbiano), sono pervenute dai consiglieri Daniele Marchetti della Lega nord e Fabio Callori di Fratelli d’Italia. Marchetti ha parlato di “elementi da rivalutare, come i controlli”, sollecitando anche “una riflessione approfondita sulla materia da parte dell’assessorato”. Anche Callori ha chiesto di “aumentare i controlli in questo tipo di strutture” e di “chiarire i compiti e le responsabilità di tutti gli attori coinvolti nel sistema”.
Alessandro Cardinali, in risposta ai due consiglieri, ha riferito, relativamente agli accreditamenti rivolti al sanitario e al sociosanitario, di “situazioni diverse, competenze diverse e attività diverse”. Si è comunque dichiarato favorevole a valutare migliorie del sistema.
Giuseppe Paruolo (Pd) è stato nominato relatore di maggioranza del provvedimento.
(Cristian Casali)