Respinta, con voto contrario del Pd, favorevoli Ln, M5s e Fdi-An, in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, la risoluzione presentata dai consiglieri M5s Giulia Gibertoni (prima firmataria), Andrea Bertani e Raffaella Sensoli che chiedeva una moratoria del Decreto del ministro della Salute del 9 dicembre 2015 sull’appropriatezza delle prescrizioni sanitarie.
“Chiediamo il ritiro o almeno una riformulazione dell’atto che cancelli le sanzioni a carico dei medici- ha sottolineato Gibertoni (M5s)- e, soprattutto, le inique limitazioni alla fruizione di prestazioni sanitarie ritenute necessarie sia dai cittadini che dai medici di famiglia e dalle loro organizzazioni di categoria, limitazioni che violano il giuramento prestato dai medici sull’agire secondo scienza e coscienza”. Alcune Regioni, ha proseguito, “si sono opposte al Decreto, sono stati concessi alcuni allentamenti, seppure in via informale”. “Chiediamo- ha aggiunto- quale sia la posizione ufficiale, sul tema, della Regione Emilia-Romagna”. La consigliera ha poi proposto “una audizione in Commissione per ascoltare le associazioni dei medici”.
Per Daniele Marchetti (Ln), “è indicativo che tutte le sigle sindacali dei medici abbiano indetto uno sciopero di 48 ore, mentre la Regione Liguria ha chiesto una moratoria di due mesi”. Con questo Decreto, ha aggiunto, “si vanno a legare le mani a dei professionisti che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini”. In questa regione, ha concluso, “è scarso il coinvolgimento dei medici e in generale degli operatori sanitari sulla questione”.
Marcella Zappaterra (Pd) ha parlato di “situazione che va migliorata, non neghiamo ci siano criticità. Nell’applicazione del Decreto- ha affermato- è necessario il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e proseguire in un percorso già iniziato in Emilia-Romagna”. A livello nazionale “è stata decisa la sospensione, per i medici, delle sanzioni. La Regione ha già trasmesso le indicazioni ai medici relative all’applicazione del Decreto”. Il tema, ha evidenziato l’esponente Pd, “va comunque affrontato, la riorganizzazione va fatta con il coinvolgimento dei medici”. Le risorse risparmiate, ha rimarcato la consigliera, “verranno reinvestite nel Sistema sanitario nazionale”. Giuseppe Boschini (Pd) ha voluto ribadire che “tra appropriatezza e autonomia dei medici non c’è un conflitto insanabile”. Una sfida, ha aggiunto, “su cui il sistema sanitario deve confrontarsi, per migliorare la qualità della spesa pubblica”. L’appropriatezza, ha concluso, “è il principale strumento di garanzia per i cittadini, per la salvaguardia della qualità dei servizi”.
“Abbiamo un ministro- ha sottolineato Tommaso Foti (Fdi-An)– che non sa nulla della professione medica, è una follia legiferare in questo modo, abbiamo sentito le sue dichiarazioni: ‘Ci sono dei problemi ma dovevamo dare un segnale’. Nella norma- ha poi evidenziato- sono previsti sia il superticket sia le sanzioni ai medici, nonostante le rassicurazioni dei consiglieri di maggioranza”. I medici, ha concluso, “stanno diventando dei burocrati, mentre la componente sanitaria è ormai in secondo piano”.
In conclusione, il presidente Zoffoli ha voluto evidenziare che “la Commissione monitorerà sui lavori in corso, valuteremo un’informativa o un’audizione in base all’evoluzione del tema”. Quello dell’appropriatezza, ha concluso, “è un tema fondamentale in sanità”.
(cr)


