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Sanità. Assessore Donini in commissione: “Centrale il tema della prevenzione, già stanziati 3,5 milioni”

Critiche dalla Lega, che rileva uno stop nell’attuazione della legge regionale sulla prevenzione. Europa verde, sullo stesso tema, chiede all’esecutivo regionale di prevedere più risorse

“Già stanziati 3,5 milioni di euro: 2 milioni alle aziende sanitarie per la realizzazione dei programmi regionali collegati alla promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e alla prevenzione primaria (anche per interventi in partnership con le scuole), più 1 milione di euro per l’attuazione di interventi sociosanitari di prevenzione e contrasto delle dipendenze (e di promozione del benessere psicofisico nonché della salute mentale delle persone con dipendenze), 350mila euro dirottati su Piacenza per l’attivazione di azioni di prevenzione e contrasto delle dipendenze da alcool e sostanze stupefacenti e psicotrope, nonché di azioni per la promozione dei determinanti del benessere psicofisico e della salute mentale delle persone detenute in carcere, e 150mila euro su Modena per iniziative di comunicazione collegate sempre alla promozione della salute e alla prevenzione”.

A darne notizia in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Ottavia Soncini) è l’assessore regionale Raffaele Donini, che spiega i contenuti della relazione sulla clausola valutativa collegata all’attuazione della legge regionale sulla promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e sulla prevenzione primaria (del 2018).

Una legge, spiega la presidente Soncini, “che mette a sistema, l’Emilia-Romagna prima regione in Italia, il tema della prevenzione della salute del cittadino, affrontando la questione degli stili di vita corretti e del benessere, anche delle comunità”. La presidente sottolinea poi che “questa è la strada da seguire tenuto conto anche della tendenza demografica, il segmento di popolazione con più di 65 anni, infatti, continuerà a crescere anche in futuro: quindi l’obiettivo è prevenire l’invecchiamento delle persone, collegandolo anche a un welfare di comunità (contrastando quindi anche le diseguaglianze che spesso portano a stili di vita scorretti)”.

“Dobbiamo registrare uno stop nell’attuazione di questa importante legge regionale (redatta con il contributo di tutte le forze politiche), seppur per cause non prevedibili”, rimarca invece Daniele Marchetti (Lega). Nella relazione si legge infatti, sottolinea, che “tutte le risorse del servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica, nel 2020, sono state orientate alla gestione dell’emergenza sanitaria”.

Anche Silvia Zamboni (Europa verde) pone l’accento sull’importanza del tema della prevenzione, che “deve rientrare in tutte le politiche regionali, comprese quelle ambientali”. La consigliere chiede quindi all’esecutivo regionale “di incrementare le risorse rivolte a questo tema”.

Nell’agosto 2019 è stato istituito il tavolo multisettoriale di coordinamento delle politiche di promozione della salute e prevenzione, che ha anche il compito di contribuire alla predisposizione del piano regionale della prevenzione.

 

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