Approvata oggi in Aula all’unanimità dei votanti la risoluzione a firma di Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) che impegna la Giunta a considerare la possibilità di includere nel percorso previsto dalla campagna di tracciamento, mediante test sierologici da effettuare nelle farmacie del territorio regionale, anche i disabili non studenti e i loro famigliari. Ho presentato questa risoluzione-ricorda la consigliera-lo scorso 2 dicembre, si tratta di una proposta nata da alcune sollecitazioni ricevute da famiglie e genitori di ragazzi disabili non studenti”. Bondavalli è consapevole di parlare a un territorio da tempo impegnato a più livelli sul tema della disabilità. “La Regione Emilia-Romagna- ricorda la consigliera- a fine settembre ha sottoscritto un Protocollo con i Comitati regionali emiliano-romagnoli della Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e della Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), che prevede interventi mirati, dalla mobilità alla scuola, dal tempo libero al lavoro, finalizzati a favorire i percorsi di sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità”. Tutta questa rete di protezione di assistenza e di socialità è stata messa a dura prova dalla pandemia che ha evidenziato particolarmente i problemi e le necessità delle persone con disabilità. Il sistema di assistenza ha cercato di dare sostegno in questo delicato frangente a questi pazienti e alle loro famiglie,ma non è potuto intervenire in tutte le situazioni di emergenza e bisogno. Per questo la consigliera ha chiesto alla Giunta di “considerare la possibilità di includere nel percorso previsto dalla campagna di tracciamento, mediante test sierologici da effettuare nelle farmacie del territorio regionale, anche i disabili non studenti e i loro famigliari, al fine di proteggere quanto più possibile le persone più deboli e garantire al meglio la loro autonomia di vita e la sicurezza dei luoghi in cui vivono”. Nella risoluzione si fa riferimento ai test sierologici, metodo di tracciamento già previsto per studenti e universitari nonché per le loro famiglie, stabilendo di interpretare la nomenclatura di “test sierologico” nel suo significato più ampio, vale a dire “come campagne di screening, in modo da trovare volta per volta lo strumento più idoneo anche rispetto a quanto emergerà nei prossimi mesi”. Unanime il plauso di tutte le forze politiche, da Daniele Marchetti (Lega) che ricorda: “Richiesta senz’altro condivisibile, la Lega ha chiesto fin dall’inizio dell’emergenza screening a tappeto per ridurre il più possibile i contagi” a Igor Taruffi (Erc) che afferma: “Questo periodo ha colpito particolarmente famiglie e persone che si prendono cura delle persone disabili, tutti gli elementi che possono aiutare a sostenere loro e le associazioni che si occupano di questi pazienti vanno sostenuti con convinzione”, fino a Marco Lisei (Fratelli d’Italia) che condivide il provvedimento invitando inoltre la Giunta a: “fare una valutazione aggiuntiva sulle difficoltà delle persone disabili ad effettuare gli spostamenti necessari”. “
11 Dicembre 2020
Sanità. Aula approva all’unanimità risoluzione Bondavalli (lista Bonaccini) per estendere i test sierologici anche ai disabili non studenti e alle loro famiglie
Approvata all’unanimità la risoluzione della consigliera della Lista Bonaccini che chiede alla Giunta di estendere i test sierologici e l’attività di screening anche ai disabili che non sono impegnati in un percorso scolastico, nonché alle loro famiglie. Proposta condivisa da tutte le forze politiche
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