Sanità e welfare

SANITÀ. AULA APPROVA RISOLUZIONI PD-SEL E M5S PER VALORIZZARE ATTIVITÀ PROFESSIONALE INFERMIERI, IN PARTICOLARE NEL SERVIZIO DI EMERGENZA

Giuseppe Paruolo (Pd) primo firmatario del primo atto di indirizzo (“indicare in modo chiaro, certo e omogeneo le modalità di lavoro delle equipe di soccorso”), Raffaella Sensoli (M5s) del secondo (“cronica mancanza di programmazione nell’organizzazione del servizio di emergenza”). Marchetti (Ln): “Problema annoso che la maggioranza scopre in ritardo”. Bignami (Fi): “Il servizio di emergenza nella provincia di Bologna è svolto da anni in violazione delle norme vigenti”. Foti (Fdi-An): “Problemi anche nell’area vasta di Piacenza, Parma e Reggio Emilia”

L’Assemblea legislativa regionale ha approvato due risoluzioni, una presentata da Pd e Sel, primo firmatario Giuseppe Paruolo, l’altra dal M5s, a firma Raffaella Sensoli, con emendamenti del Pd, finalizzate a valorizzare l’attività professionale del personale infermieristico, in particolare nel servizio di emergenza 118. Hanno votato a favore dei due atti di indirizzo Pd, Sel e M5s, contro Ln, Fi e Fdi-An.

Nell’illustrare la risoluzione, Paruolo ha ricordato che gli Ordini dei medici di alcune città dell’Emilia-Romagna hanno presentato esposti e aperto procedimenti disciplinari, conclusisi con la sospensione dal servizio, nei confronti di alcuni medici responsabili di aver redatto procedure e istruzioni operative che regolano l’intervento degli infermieri sulle ambulanze del 118, affermando che sarebbero state attribuite al personale infermieristico competenze che sono invece esclusiva prerogativa del medico. “Crediamo fortemente in una sanità che veda la piena valorizzazione delle figure professionali dei medici e degli infermieri nel segno della collaborazione e dell’innovazione- ha poi affermato il consigliere-. Invece di intraprendere azioni disciplinari che rischiano di farci fare significativi passi indietro sarebbe bene che tutti, compreso l’Ordine dei Medici, ci adoperassimo per definire la modalità per guardare al futuro nell’interesse dei cittadini. Chiediamo quindi di garantire la valorizzazione professionale degli infermieri in un quadro di equilibrio e rispetto dei diversi ruoli (medico, infermiere, altri operatori sanitari), riconoscendo il valore di esperienze pilota e indicando in modo chiaro, certo e omogeneo le modalità di lavoro delle equipe di soccorso”, ha concluso Paruolo.

Raffaella Sensoli (M5s), sottolineando come “i procedimenti disciplinari richiamati derivino da una cronica mancanza di programmazione nell’organizzazione del servizio di emergenza”, ha invitato la Giunta “a definire, nell’ambito delle proprie competenze, un approccio multidisciplinare da parte di medici e infermieri con l’obiettivo di migliorare la risposta sanitaria, valorizzando le singole professionalità”.

Daniele Marchetti (Ln) ha evidenziato “il ritardo con cui la maggioranza si accorge di un problema annoso”, ammonendo l’Aula “a evitare prese di posizione sul pronunciamento di un ordine professionale e a sollecitare la Giunta a riorganizzare il servizio regionale di emergenza coinvolgendo medici e infermieri”.

Galeazzo Bignami (Fi) ha ricordato come “da molti anni il servizio di emergenza nella provincia di Bologna venga svolto in violazione delle norme vigenti e degli standard previsti dal ministero della Salute per precise responsabilità del dirigente preposto”. Compito dei consiglieri regionali, ha aggiunto, “non è sindacare i provvedimenti deontologici assunti dall’ordine dei medici, ma sollecitare un tavolo di confronto finalizzato a delimitare in modo chiaro e preciso le competenze di medici e infermieri, affinché questi ultimi non si trovino esposti a indebite responsabilità di natura professionale”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rilevato come “problemi di organizzazione e funzionamento del servizio di emergenza si riscontrino anche nell’area vasta di Piacenza, Parma e Reggio Emilia”, invitando “a valutare con attenzione se le pratiche operative messe a punto in regione siano conformi alla normativa”. La funzione dell’Assemblea legislativa, ha concluso, “è di disciplinare, non di sindacare, peraltro con intenti elettoralistici, l’operato di un ordine come quello dei medici”.

(lg)

Sanità e welfare