Sanità e welfare

Sanità. Barcaiuolo (Fdi): chiarezza su uso plasma convalescente in cure anti Covid

Al centro ci sono studi e ricerche che fanno desumere come questa cura sia utile solo nella fase iniziale del Covid

Per quale ragione, una volta verificato il mancato effetto della cura su pazienti gravi, il plasma non venga utilizzato per i contagiati con malattia allo stadio iniziale?

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi), che ricorda come “il 29 aprile 2020 si è conclusa la sperimentazione sull’utilizzo del plasma convalescente nei pazienti critici affetti da Covid. Lo studio, condotto congiuntamente al Policlinico San Matteo di Pavia a partire da marzo, ha visto il coinvolgimento di varie strutture dell’ospedale di Mantova” e allo stesso tempo “il direttore del centro trasfusionale presso il Policlinico di Modena ha evidenziato che studi e articoli apparsi successivamente su prestigiose riviste scientifiche hanno dimostrato che il plasma iperimmune non serve per la cura dei pazienti gravi ma serve solo in caso di malattia iniziale, rendendo il suo utilizzo di fatto impraticabile”.

Barcaiuolo sottolinea anche come “in provincia di Modena sono state prelevate più di 150 unità di plasma iperimmune da donatori guariti dal Covid al fine di diventare cura per ammalati: risulta dalla cronaca locale che le suddette dosi siano, in realtà, inutilizzate e giacenti presso il centro trasfusionale del Policlinico di Modena”.

(Luca Molinari)

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