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Sanità. Barcaiuolo (Fdi): i lavoratori del mondo della disabilità ritornino a svolgere il proprio compito

Il consigliere ricorda che a causa del coronavirus è stata interrotta l’attività riabilitativa e tutta quella di presa in carico dei pazienti, compresa la fase prescrittiva

È necessario che tutte le figure sanitarie del mondo della disabilita ritornino a svolgere, a tempo pieno se non addirittura con orari ancora più flessibili, il proprio compito principale”. Questa è la posizione di Michele Barcaiuolo espressa in un’interrogazione in cui ricorda che a causa del coronavirus è stata interrotta l’attività riabilitativa, sia a livello territoriale che ospedaliero, e tutta quella di presa in carico dei pazienti, compresa la fase prescrittiva di presidi orto-protesici (come carrozzine, pannolini o cateteri). “Oggi- spiega il consigliere di Fratelli d’Italia– la persona che ha bisogno di una semplice carrozzina si confronta con almeno sei differenti passaggi e spesso deve coinvolgere familiari e servizi territoriali. La creazione degli elenchi regionali dei prescrittori ha ulteriormente complicato la procedura, riducendo il numero di specialisti autorizzati. Le regole di distanziamento sociale e di protezione degli operatori imporranno nuove limitazioni, alle quali bisogna rispondere ripensando procedure, tempi e spazi, ma soprattutto scegliendo, senza ulteriori indugi, lo strumento digitale come luogo di gestione dei processi: dalla visita al tele-consulto, dai controlli ambulatoriali al tele-monitoraggio, dalla riabilitazione fisica alla tele-riabilitazione, adottando robotica indossabile e strumenti di allenamento interconnessi, finalmente inclusi nei servizi erogati. Abbiamo bisogno- continua il consigliere- di maggiori servizi territoriali, vicini alle persone, al pari delle ortopedie che garantiscono servizio domiciliare, per adeguare i presidi alle esigenze non solo riabilitative ma anche ambientali della persona”. L’esponente di Fdi sottolinea anche che il Covid ha fatto emergere “la necessità di semplificare l’iter di prescrizione, autorizzazione e fornitura dei dispositivi protesici”. Per questo chiede all’esecutivo di “riportare la situazione all’ettenzione del ministero della Salute e di procedere così ad una semplificazione degli iter di prescrizione”. “

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