Sanità e welfare

Barcaiuolo (Fdi): più impegno contro i disturbi alimentari

“Numerosi specialisti hanno lanciato l’allarme legato all’incremento del disagio giovanile con picchi di richieste d’aiuto per patologie afferenti alla sfera della salute mentale, fra le quali autolesionismo e disturbi del comportamento alimentare”

Affrontare e risolvere i problemi legati ai disturbi alimentari.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Michele Barcaiuolo (Fdi) che ricorda come “a Modena sono 3.500 i ragazzi che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, un numero che con la pandemia è cresciuto del 30%, abbassando la fascia d’età dei pazienti anche a partire da 11 anni, e ogni anno sono circa 250 le persone prese in carico dai centri specializzati, un numero drasticamente cresciuto in correlazione alla pandemia. In Emilia-Romagna i pazienti in carico con disturbi alimentari sono stati 1.843, di cui il 9,3 % maschi. Un terzo dei casi si concentra tra i 18 e i 25 anni e 500 sono i ricoveri ospedalieri registrati ogni anno”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere “quali azioni la Regione stia mettendo in campo per arginare il problema, per svolgere un’adeguata prevenzione e garantire sistemi di cura precoci ed efficaci nonché se la Regione, di concerto con le Aziende sanitarie locali, abbia potenziato i servizi territoriali offerti al fine di contrastare l’incremento della patologia e tutelare la popolazione giovanile sempre più coinvolta”.

(Luca Molinari)

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