Facilitare l’accesso al bonus psicologi per gli studenti e i giovani che si trovino in una situazione di “sofferenza” collegabile alla pandemia da coronavirus (e alle relative misure di distanziamento sociale).
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi) che ricorda come “in questo periodo emergenziale, che ormai si estende tra pause e riprese da più di un anno, è stato più volte osservato che i bambini e gli adolescenti, da un punto di vista emotivo, sembrerebbero essere coloro che stanno scontando maggiormente il prezzo dell’isolamento reso necessario dalla diffusione e dalla pervasività del coronavirus: il recente accoglimento dell’ordine del giorno dell’onorevole Maria Teresa Bellucci pone all’attenzione di tutte le istituzioni la necessità di facilitare il più possibile, in questa fase, il ricorso ai servizi di supporto psicologico. Sia i voucher per le famiglie che la riattivazione del numero verde nazionale di assistenza psicologica sarebbero comunque solo i passi iniziali nel percorso, ormai ineludibile, per rendere più accessibili i servizi per la salute mentale e il benessere psicologico dei cittadini”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se la Regione intenda invitare il Governo nazionale a valutare, come parametro per il rilascio del suddetto voucher, il reddito e non la dichiarazione Isee e se ne abbia già predisposto l’erogazione”.
Barcaiuolo vuole inoltre sapere “se la Regione intenda, di concerto con l’Ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna, stilare un elenco dei professionisti in libera professione aderenti all’iniziativa e se, valutata la cifra erogata dal Governo nazionale, intenda implementare i fondi da destinare ai suddetti voucher in modo da ampliare la platea di possibili fruitori”.
(Luca Molinari)