Sanità e welfare

Bargi (Lega): “Uscita socio privato da ospedale Sassuolo esperienza fallimentare”

Interpellanza sul ritorno alla gestione pubblica della struttura: “Lo abbiamo saputo dalla stampa. Un’eccellenza, un caso unico in regione”. L’assessore Donini: “Nessuna ricaduta sul personale, manterremo standard quantitativi e qualitativi”

“L’esperienza dell’ospedale di Sassuolo a gestione mista pubblico-privato è stata un fallimento e sono mancati gli investimenti nell’ala sud del Modenese. Quell’ospedale, però, è un’eccellenza da preservare”.

Lo ha detto il consigliere Stefano Bargi (Lega), replicando all’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, che aveva risposto all’interpellanza presentata da Bargi insieme con Simone Pelloni.

Bargi ha insistito sulla notizia a sorpresa della delibera dell’Asl di Modena, conosciuta solo dalla stampa, che informava dell’uscita del socio privato dall’ospedale di Sassuolo, un’esperienza durata 15 anni. Il consigliere ha chiesto di sapere quali possano essere le ripercussioni in ambito di efficienza, trattamento economico del personale, intenzioni della Regione sul mantenimento o meno della Spa e se la Regione avesse condiviso questa scelta. L’ospedale è una società “mista pubblico-privato (con azionisti al 51% l’Azienda USL di Modena ed al 49% la società Atrikè S.p.A.)” e al suo interno si trovano della eccellenze, tra cui, ha citato Bargi, i reparti di Dermatologia e Oculistica, che servono l’intero territorio, “un caso unico e raro in Emilia-Romagna”. Una qualità elevata, dunque, ottenuta grazie ai finanziamenti del privato, ha scandito il consigliere del Carroccio.

Donini, in riposta, ha confermato di aver condiviso gli obiettivi dell’Asl per rendere pubblico l’ospedale di Sassuolo. La delibera dell’Asl di Modena ha reso nota l’intenzione del privato di vendere le quote e l’interesse all’acquisto da parte dell’Asl, che vuole consolidare l’interesse pubblico. Sulla forma societaria, l’assessore ha detto che “sono state verificate le condizioni e che sarà mantenuta la natura di società a capitale pubblico, con una governance coerente con l’attività e il pieno inserimento nella rete ospedaliera provinciale”. Infine, Donini ha assicurato che “l’obiettivo prioritario dell’Assessorato sarà il mantenimento e l’evoluzione degli standard qualitativi e quantitativi, consolidando il ruolo strategico dell’ospedale nell’area sud. Inoltre, la gestione pubblica non avrà ricadute sul personale, che mantiene lo status giuridico ed economico attuale”.

(Gianfranco Salvatori)

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