Più trasparenza sulla gestione dell Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss): organismo di governo dei Comuni che coordina le politiche sociali, sanitarie e socio-sanitarie delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Lo chiedono, con un’interrogazione, i consiglieri regionali Andrea Bertani e Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle, i quali invitano la Conferenza a pubblicare sul proprio sito tutte le informazioni mancanti su bilancio previsionali, assunzioni e pensionamenti. I pentastellati chiedono inoltre di dare spazio non solo ai Comuni capoluogo, ma anche a quelli più piccoli, in particolare ai territori montani, “evitando di accentrare il potere decisionale in capo ai pochi sindaci delle città più importanti”.
“Oltre alla mancanza di numerosi dati utili a dare una proiezione chiara dell’attività dell’Ausl- sottolineano i consiglieri M5s- la stessa ha assunto la governance delle politiche sociali e sanitarie in modo anomalo”. Per Bertani e Sensoli, l’anomalia sarebbe nella volontà di accentrare il potere decisionale in capo ai sindaci di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, insieme ai presidenti delle Province (che spesso sono gli stessi sindaci). “Grazie ad un regolamento appositamente tracciato- rimarcano Bertani e Sensoli- l’Ufficio di Presidenza, da organo che doveva avere solo funzioni di impulso e coordinamento, si è trasformato in organo di governo della conferenza territoriale socio-sanitaria”.
Per questo i consiglieri del Movimento chiedono alla Giunta di sollecitare la Ctss a una maggiore trasparenza e “a pubblicizzare con maggiore tempestività tutti i documenti che vengono approvati sul portale dell’Ausl nello spazio dedicato”. Tra questi: i dati sulle assunzioni, stabilizzazioni, sul turnover, sulle nomine dirigenziali, sulla mobilità di personale negli ultimi tre anni, su contenziosi e indicazioni dei revisori contabili. Bertani e Sensoli interrogano l’esecutivo regionale anche “per sapere se non ritenga opportuno invitare la Ctss a dotarsi di un governance che dia spazio ed importanza, anche ai Comuni piccoli, in particolare ai territori montani, evitando di accentrare il potere decisionale in capo ai pochi sindaci delle città più importanti e all’Ufficio di Presidenza”.
(Giulia Paltrinieri)