Sanità e welfare

Bertani-Sensoli (M5s): “Internalizzare prenotazioni visite mediche e call center delle Ausl”

I pentastellati chiedono lumi sulla differenze tra l’Azienda Usl della Romagna e quelle di Bologna e Ferrara, con la prima che va verso l’appalto dei servizi e le secondo verso l’affidamento interno

Andrea Bertani (M5s)
Andrea Bertani (M5s)

I servizi di prenotazione delle visite mediche e di call center delle Ausl dovrebbero essere internalizzati. Lo chiedono i consiglieri Andrea Bertani e Raffaella Sensoli (Movimento 5 Stelle) in un’interrogazione depositata in Regione in cui descrivono il quadro generale dei servizi, mettendo a confronto le strategie dell’Ausl Romagna con quelle delle Ausl di Bologna e di Ferrara.

“Da notizie di stampa- scrivono i consiglieri nell’atto- si apprende che l’appalto oggi in mano alla cooperativa Asso che gestisce da anni il sistema di prenotazioni delle visite mediche per conto dell’ex Ausl cesenate poi della Romagna potrebbe finire in mano a società di altri territori”. Questo per via di un bando, quello che verrà pubblicato per il 2018, in cui i paletti fissati sono meno rigidi di quelli del precedente atto. “Mentre l’Ausl della Romagna esternalizza i servizi di call center- si legge nell’atto ispettivo- quelle di Bologna e di Ferrara procedono all’internalizzazione attraverso un percorso che interesserà complessivamente tra le 330 e le 360 persone. Il percorso presuppone che le attività di front office, back office e call center vengano svolte direttamente dalle aziende attualmente destinatarie dei servizi”. Un processo che, scrivono Bertani e Sensoli, comporterà una riduzione della spesa superiore al 20%.

Raffaella Sensoli (M5s)
Raffaella Sensoli (M5s)

Per questo motivo chiedono alla Giunta regionale “se non ritenga opportuno internalizzare i servizi prenotazioni delle visite mediche e di call center nel pieno rispetto della normativa in materia di assunzione di personale nella Pubblica Amministrazione”. Visto il prossimo bando dell’Ausl della Romagna, Bertani e Sensoli aggiungono una seconda via: “In alternativa, nei casi di appalto inserire nella regolamentazione delle gare clausole per garantire il principio di territorialità”. Secondo i consiglieri 5 stelle, in questo modo, anche se non si procederebbe all’internalizzazione, si garantirebbe la stabilità occupazionale e il mantenimento delle professionalità presenti, garanzia di continuità e qualità del servizio.

Infine Bertani e Sensoli chiedono lumi all’esecutivo regionale sull’assenza “di omogeneità sul territorio regionale: alcune aziende Usl procedono all’internalizzazione, altre si affidano a gare per erogare i servizi”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Andrea Perini)

Sanità e welfare