“Da alcune segnalazioni si rileva che i controlli annuali alla mammella non possono essere sempre effettuati, in quanto le liste d’attesa risultano strapiene, e chi ha bisogno di controlli periodici per monitorare la sua situazione clinica e non può permettersi una visita privata, è costretto ad aspettare un arco temporale minimo di due anni”. Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per chiedere alla Regione “di ricercare una soluzione per garantire la fluidità nello scorrimento delle liste d’attesa e assicurare a tutti lo stesso trattamento”.
Il consigliere, nel rilevare che “anche chi è stato già affetto dalla patologia del tumore alla mammella, perde nel tempo la possibilità di usufruire delle esenzioni previste per il caso”, chiede alla Giunta “di riconoscere, in base ad una comune sensibilità, che debbano essere predisposte delle agevolazioni per chi sia stata sottoposta già alla dura prova della malattia, nel corpo e nello spirito, e che ha necessità di continuare ad effettuare dei controlli per scongiurare una ricaduta”.
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(Cesare Cicognani)