“È forse prassi nelle strutture ospedaliere bolognesi che persone con ruoli e incarichi di dirigenza contattino i funzionari in orario di attività lavorativa, per influenzare decisioni o iniziative da prendere contro un provvedimento avviato dall’Ordine dei medici di Bologna, che non riguarderebbe problematiche strutturali, ma altri argomenti?”. Galeazzo Bignami (Fi), attraverso una interrogazione alla Giunta, interviene sulla vicenda che ha portato “alla sospensione, da parte dell’Ordine dei medici di Bologna, di 7 medici per ‘violazione dell’articolo 3 del Codice di deontologia medica’, in relazione a funzioni mediche che sarebbero state delegate agli infermieri sulle ambulanze del 118”. In particolare, nell’atto ispettivo il consigliere richiama la scelta di “un dirigente medico di Medicina legale, direttore di Struttura complessa, presso il policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, che, nelle ore in cui sarebbe stato in servizio, avrebbe utilizzato la strumentazione in sua dotazione, fornita dalla struttura medesima, per invitare alcuni medici, di diversi reparti, a firmare un appello, pubblicato sul sito appelloweb.it, di solidarietà con i medici del 118”.
Nel ricordare che “le sospensioni non sarebbero ancora esecutive in quanto eventuali ricorsi rientrerebbero ancora nei tempi previsti”, Bignami chiede alla Giunta “se intenda prendere iniziative o avviare procedure verso il suddetto dirigente medico”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)