La Regione supporti ulteriormente il PrEP-Point di Plus Bologna Aps (storico presidio di prevenzione dell’Hiv e delle infezioni sessualmente trasmissibili) nel suo percorso autorizzativo e intervenga su Aifa per sensibilizzare l’Agenzia sul tema della profilassi pre-esposizione (PrEP), al fine di ridurre il rischio di infezione da Hiv-1 sessualmente trasmessa in adulti e adolescenti ad alto rischio. E’ l’oggetto di un’interrogazione a prima firma Simona Larghetti (Alleanza Verdi Sinistra) sottoscritta da Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) e Lorenzo Casadei (Movimento 5 stelle).
“Il PrEP-Point di Plus Bologna Aps, attivo dal 2018, rischia di chiudere i battenti per la crescente mancanza di personale medico e l’assenza di un sostegno economico stabile da parte delle istituzioni. Una situazione che rischia di cancellare anni di lavoro e di progressi nella lotta all’Hiv, mettendo in difficoltà le oltre 170 persone che oggi trovano in questo spazio un punto di riferimento fondamentale” hanno premesso i consiglieri evidenziando che “anche le conseguenze sui bilanci del Servizio sanitario regionale potrebbero essere negative, dato che il costo di una persona in PrEP attualmente è di poche decine di euro, mentre una persona con Hiv solo di farmaco costa intorno ai 500 euro al mese”.
“La Regione Emilia-Romagna – hanno aggiunto i consiglieri – ha recentemente aumentato il finanziamento per il supporto all’attività di BLQ-Bologna Check-Point per promuovere la cultura della prevenzione e per l’implementazione dell’offerta del test per l’Hiv per le persone ad alto rischio, portandolo a 70mila euro, erogati attraverso la Ausl di Bologna con tale finalità specifica. Il settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione ha già fornito al PrEP-Point di Bologna il supporto per il percorso di autorizzazione sanitaria di un ambulatorio, senza il quale l’attività sanitaria con medico specialista non può
essere svolta. I criteri di erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale della profilassi pre-esposizione a Hiv-1 (PrEP) sono definiti dall’ l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)”.
“Poiché i Check point community based sono particolarmente utili nel promuovere un ambiente privo di pregiudizi, incoraggiando coloro che tendono a evitare le strutture ospedaliere per motivi di riservatezza o altro, la PrEP rappresenta una valida opzione di prevenzione”, hanno concluso.
(Lucia Paci)



