
Galeazzo Bignami (Fi) ha presentato una interrogazione e una risoluzione per chiedere alla Giunta se “il progressivo calo dei posti letto negli ospedali bolognesi possa essere causa delle situazioni al limite del collasso registratesi nei Pronto Soccorso, soprattutto durante il periodo del picco influenzale, e se ritenga di dover procedere a una seria valutazione sul sistema che vede posti letto e personale medico e infermieristico in calo costante”.
Nella risoluzione il consigliere chiede alla Giunta “di procedere a una verifica tempestiva, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti e le rappresentanze interessate, per accertare se il calo dei posti letto abbia effettivamente messo in crisi anche il sistema del pronto soccorso”. Nel documento, il consigliere chiede alla Giunta “di valutare il ripristino dei posti letto tagliati individuando i reparti maggiormente critici e mettendo così fine alla pratica dei ‘posti letto aggiuntivi’, potenziando di conseguenza anche la dotazione di personale”.
Bignami, nei due documenti presentati, rileva che “facendo un calcolo complessivo, dal 2008 al 2016, il Sant’Orsola è passato da 1.758 a 1.547 posti letto, il Maggiore da 723 a 631, il Bellaria da 372 a 147 (anche se in questo caso bisogna considerare l’apertura dell’Irccs con un centinaio di posti); il Rizzoli è passato da 343 letti nel 2009 a 303 nel 2016 con ortopedia e traumatologia passata da 281 a 253. Un trend negativo (tra le poche note positive l’aumento della Chirurgia generale al Sant’Orsola dove i posti letto sono passati da 111 a 139) che potrebbe aggravare le criticità già esistenti nel sistema, il quale potrebbe non reggere (soprattutto in casi registrati con il picco influenzale) perché in crisi già da prima. Anche sul fronte del personale- rileva ancora Bignami- si registra un calo considerevole: dal 2013 al 2016 i medici, nell’Ausl di Bologna, sono passati da 987 a 949, ma la situazione più preoccupante si registra sui dati relativi agli infermieri passati da 2.401 a 2.363 nell’Ausl di Bologna, da 2.125 a 2.070 al Sant’Orsola e da 461 a 434 al Rizzoli. La giustificazione del calo di personale legata al calo dei posti letto parrebbe non trovare giustificazione visto che, in molti reparti, la prassi dei letti aggiuntivi è diventata pressoché la normalità”.
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(Cesare Cicognani)