Percentuali di mortalità, i motivi per cui avvengono i decessi e la richiesta di promuovere studi e monitoraggi nei territori dove il tasso di mortalità è al di sopra della media regionale. Questi i temi al centro dell’interrogazione presentata da Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia.
“Dai siti istituzionali della Regione Emilia Romagna- spiega il consigliere- emerge che l’analisi della mortalità ormai da tempo è un punto cardine del lavoro epidemiologico e riveste un ruolo di indicatore globale della salute. Per questo l’Atlante della mortalità si rivela uno strumento utile ad analizzare il fenomeno della mortalità sul territorio regionale”.
Ma nell’Atlante di mortalità 2009-2013 redatto dalla Regione, spiega Bignami, “si legge: considerando i tassi standardizzati di mortalità distinti per l’Usl di residenza, nel 2013 si evidenzia una forte variabilità territoriale: l’Azienda Usl di Imola si colloca al primo posto con un tasso pari a 120,9 decessi ogni 100mila residenti, seguita da Cesena e Reggio“. E nei primi tre posti, come sottolinea il consigliere Fi, “si posizionano i decessi per malattie dei sistema cardio-circolatorio, i tumori e malattie all’apparato respiratorio”.
Per questo, Bignami interroga la giunta per sapere “se esistano studi o monitoraggi che diano conto delle cause che producono simili dati, in particolare per quanto riguarda l’incidenza delle malattie del sistema respiratorio nel territorio dell’Ausl di Imola, se si disponga di dati suddivisi comune per comune, se in linea generale, la Regione intenda promuovere studi e monitoraggi in particolare per quei territori che presentano tassi di mortalità al di sopra della media regionale”.
(Margherita Giacchi)