Fare chiarezza sulla mancanza di un posto letto all’ospedale Maggiore di Bologna per una partoriente.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (Fi) che rimarca: “Mi è pervenuta una segnalazione di una paziente in gravidanza, in carico all’Ospedale Maggiore di Bologna, la quale, rivoltasi nei giorni scorsi alla struttura al momento del travaglio, non avrebbe trovato ospitalità per mancanza di posto letto. La partoriente si è recata al Pronto soccorso maternità e dopo un’attesa di circa un’ora ha ricevuto la comunicazione che non potevano trattenerla in quanto non c’era posti disponibili. Il personale sanitario dell’Ospedale Maggiore ha poi specificato che non c’era un posto letto neppure al Sant’Orsola e nel circondario, tanto che alla partoriente è stato proposto il trasferimento, per il parto e la prosecuzione del puerperio, presso strutture a Modena o a Imola”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “come sia possibile che una donna al momento del parto non trovi ospitalità presso una struttura pubblica di Bologna, quale sia il tasso di occupazione dei posti letti nei punti nasciti di Bologna e provincia da inizio novembre e se si siano verificate carenze di organico fra il personale”.
Valentina Castaldini, infine, chiede se si ritenga necessario incrementare le opportunità di ricovero nei reparti ostetrici del capoluogo.
(Luca Molinari)