Dal prossimo 5 settembre, secondo notizie stampa, chiuderà lo sportello Cup ubicato all’interno del padiglione 25 del Policlinico Sant’Orsola di Bologna per motivi che dovrebbero essere riconducibili alla “necessità di razionalizzare i punti d’accesso al servizio”.
Lo segnala Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove si stupisce della “singolare decisione” di chiudere proprio questa “sede simbolo”, da cui “decollò, con tanto di grancassa, la sanità elettronica in Emilia-Romagna, ennesimo primato e vanto dell’allora Pci”, “con tanto di prenotazione della prima prestazione online da parte dell’allora sindaco Renzo Imbeni supportato dall’ex sindaco Renato Zangheri”.
Immediate le preoccupazioni dei sindacati- scrive Foti- sia per il mantenimento dei livelli occupazionali, sia per quanto riguarda la trasparenza nelle prenotazioni. Il consigliere cita a questo proposito le dichiarazioni di una sindacalista della Cisl, per la quale “al Sant’Orsola, in particolare, si rischia di tornare vent’anni indietro, perché molte prestazioni vengono gestite internamente e non più attraverso il Cup. Nasce un problema di trasparenza”.
Foti chiede quindi quali garanzie siano previste per il riassorbimento del personale attualmente operante a questo sportello Cup, se non siano da considerare allarmanti le dichiarazioni sulla trasparenza nell’accesso alle prestazioni e quali azioni si intendano intraprendere a garanzia degli utenti del servizio.
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