Sanità e welfare

Evangelisti (Fdi): “Al Rizzoli disabile con una frattura attende 4 giorni per una Tac”

“La Regione indichi i tempi medi di attesa e spieghi come mai sia attiva una sola Tac e se esistono liste per i pazienti urgenti. In ogni caso 4 giorni sono eccessivi”

Serve chiarezza sui tempi di attesa per le prestazioni di Tac, Risonanza magnetica e simili all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna

E’ la richiesta di Marta Evangelisti (Fdi) in una dettagliata interrogazione alla giunta. La consigliera è stata informata che un ragazzo disabile è caduto in una struttura specializzata, riportando una frattura. Trasportato al Rizzoli per effettuare una TAC, “il paziente ha dovuto attendere quattro giorni poiché vi sarebbe stato un solo macchinario funzionante adibito alla effettuazione della TAC”. La consigliera chiede se la Regione avvii un’interlocuzione con l’Istituto e “se effettivamente sia attivo allo stato attuale un solo macchinario per la TAC ed eventualmente quali siano i tempi medi di attesa per pazienti ricoverati ed esterni sia per la TAC che per la Risonanza Magnetica che per prestazioni similari”. La capogruppo FdI vuole inoltre sapere “quali siano i tempi medi di attesa per l’ottenimento di una TAC, RM e prestazioni similari, presso le strutture adibite delle Aziende Sanitarie dell’Emilia-Romagna (si richiede tabella riepilogativa delle strutture adibite, dei macchinari presenti e funzionanti, dei tempi medi e di eventuali criticità riscontrate) e se “esistano liste apposite per i pazienti che necessitino di urgenza, come i pazienti ortopedici o oncologici. In tal caso si richiede tabella riepilogativa dei tempi medi di attesa per le TAC, RM e prestazioni similari, segnalate come urgenti”. Infine, Evangelisti chiede quali azioni la giunta intenda adottare “per ridurre i tempi di effettuazione di tali indispensabili prestazioni sanitarie”.

Dopo aver ricordato le attrezzature esistenti al Rizzoli, struttura di alta specializzazione, come si legge sul sito, la consigliera ha affermato che “in ogni caso l’attesa di quattro giorni appare davvero eccessiva anche in considerazione del fatto che si tratta di paziente con disabilità”.

(Gianfranco Salvatori)

Sanità e welfare