Fare chiarezza su un possibile conflitto di interessi all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “da segnalazioni pervenute al Consigliere interrogante è emerso che nell’UO di Ostetricia e Medicina Prenatale del Policlinico Sant’Orsola di Bologna lavorino due coniugi in rapporto di subordinazione: un medico nel ruolo di direttore e sua moglie come dottoressa”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quale sia, all’interno dell’Aosp di Bologna, il soggetto competente a svolgere verifiche per l’accertamento dell’insussistenza delle situazioni di conflitto di interesse e se tra le funzioni del direttore di Unità Operativa si debba annoverare anche quella relativa alla valutazione del personale a lui sottoposto e, in caso affermativo, se sussista un rapporto di subordinazione gerarchica diretta e come sia possibile escludere il conflitto di interesse in relazione alla situazione esposta in narrativa”.
Evangelisti vuole anche sapere “se in tali circostanze la Regione Emilia-Romagna intenda promuovere eventuali azioni di competenza, o esercitare eventuali poteri sostitutivi qualora necessario, al fine di verificare i fatti esposti e valutando, altresì, di svolgere una approfondita indagine per individuare altri casi simili all’interno delle Aziende sanitarie e se intenda promuovere verifiche di competenza per accertare che il codice di comportamento aziendale dell’Aosp di Bologna sia conforme alle prescrizioni della Legge regionale e della normativa nazionale vigente”.
(Luca Molinari)