Sanità e welfare

Evangelisti (FdI): “Chiarezza su chiusura notturna estiva di alcuni Cau della città metropolitana di Bologna”

La capogruppo rimarca come la decisione “appare in contrasto con gli obiettivi dichiarati dalla Regione in materia di rafforzamento della medicina territoriale e suscita forti preoccupazioni tra cittadini e amministratori locali”

“Chiarire le motivazioni specifiche e le valutazioni tecnico-organizzative che hanno portato alla chiusura notturna estiva dei Centri di assistenza e urgenza (CAU) di Casalecchio, San Lazzaro, Navile e Bazzano”.

È il quesito che la capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti rivolge alla giunta regionale dopo l’annuncio di qualche giorno fa della chiusura di centri che, specifica ancora la consigliera, “al momento della loro istituzione erano stati ritenuti fondamentali per la copertura territoriale”.

Rifacendosi anche a un documento unitario dei sindaci del Distretto sanitario Reno Lavino Samoggia “che esprime netta contrarietà al riordino arrivando a definirlo come colpo durissimo per la salute pubblica del territorio”, Evangelisti ricorda che i CAU interessati dalla decisione di chiusura notturna “servono una popolazione complessiva superiore a 150 mila persone, comprendendo anche comuni collinari e rurali con maggiore difficoltà di accesso ai centri ospedalieri maggiori, oltre a obbligare a un ritorno alla guardia medica tradizionale, servizio ritenuto dalla Regione da doversi rimodulare”.

In aggiunta alla domanda principale, la consigliera nel proprio atto ispettivo chiede conferma se “la misura sia dettata da esigenze di contenimento della spesa” e, in caso affermativo, invita a esplicitare il risparmio stimato oltre alla conferma “se tali somme verranno reinvestite nei territori penalizzati”.

Ulteriori quesiti riguardano poi l’effettuazione della valutazione d’impatto sui pronto soccorso centrali in merito all’aumento previsto degli accessi e alla disponibilità di ambulanze per interventi in zone collinari e rurali e “perché le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) non siano ancora operative nonostante gli annunci e i finanziamenti già disponibili, e quale sia il cronoprogramma attuale per la loro piena attivazione”.

In chiusura di atto, la domanda “se i medici di medicina generale siano stati formalmente consultati sulla decisione della chiusura notturna e se condividano le modifiche previste”. In via più generale, infine, Marta Evangelisti esorta a sospendere l’attuazione delle misure annunciate dopo le contrarietà manifestate dai sindaci del Distretto Reno Lavino Samoggia e “se si intenda, in via prioritaria, garantire durante il periodo estivo la piena funzionalità dei presidi CAU nei territori maggiormente popolati e a rischio di sovraccarico ospedaliero”.

(Luca Boccaletti)

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