Sanità e welfare

Evangelisti (Fdi): pronto soccorso di Sant’Orsola e Maggiore in emergenza

“Numerosi pazienti, stazionando negli open space senza alcuna possibilità di rifocillarsi, sono stati costretti a ricorrere all’aiuto dei familiari dall’esterno per espletare tale necessità (contribuendo al già elevato sovraffollamento)”

I pazienti del Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola e del Maggiore di Bologna non possono essere lasciati senza la possibilità di mangiare, soprattutto perché i tempi di attesa sono lunghi.

A chiedere un’iniziativa della Regione in tal senso è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “mi sono pervenute alla scrivente numerose segnalazioni relative ad alcune criticità riscontrate nei Pronto Soccorso sopra menzionati, a ridosso delle festività natalizie, in particolare: i tempi di attesa per i pazienti, prima di essere ricoverati o mandati a casa, arrivavano e addirittura superavano le 48 ore e il sovraffollamento degli open space”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se è vera la criticità della mancanza di una mensa/punto di ristoro con servizio di razionamento pasti per gli utenti costretti a stazionare per periodo prolungati negli open space dei Pronto Soccorso del Maggiore e Sant’Orsola nelle situazioni di “picco” e quali iniziative la Regione intende eventualmente intraprendere in merito all’assistenza di tali utenti, con riferimento alla possibilità di rifocillamento degli stessi senza ricorrere all’aiuto esterno di familiari/amici”

Poi ancora: “La Regione ritiene necessario monitorare anche gli altri Pronto Soccorso interessati da criticità analoghe a quelle sopra descritte?”.

(Luca Molinari)

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