La Regione dica quali misure urgenti intenda adottare per risolvere il problema legato al ripetuto malfunzionamento dei distributori automatici all’ospedale Maggiore di Bologna. Inoltre, chiarisca quali siano gli obblighi contrattuali tra l’azienda ospedaliera e la ditta fornitrice e se siano previsti controlli e sanzioni in caso di prolungato malfunzionamento.
A chiederlo, con un’interrogazione rivolta alla giunta, è Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia.
“Da segnalazioni pervenute nei giorni scorsi, si apprende che, a fronte di un ricovero d’urgenza in orario notturno, nei reparti non erano disponibili bottiglie di acqua destinate ai pazienti – spiega Evangelisti -. I parenti, pertanto, sono stati invitati ad acquistare l’acqua presso i distributori automatici. Ma ai distributori automatici ai piani 7, 8 e 9 sono stati trattenuti i soldi senza l’erogazione di alcuna bottiglietta d’acqua”.
“A chi ha chiesto ulteriori informazioni – si legge nell’atto ispettivo – è stato suggerito di contattare il numero indicato sui distributori ma, visti gli orari e le giornate festive, con ogni probabilità non avrebbe ricevuto assistenza immediata. Soltanto grazie alla gentilezza di altri pazienti è stato possibile ottenere una bottiglietta d’acqua, altrimenti sarebbe stato necessario bere acqua del rubinetto, la cui potabilità in contesti ospedalieri non è sempre garantita”.
Disservizi che, secondo la consigliera, “rappresentano un grave disagio soprattutto in un contesto ospedaliero, dove l’accesso a beni primari come l’acqua è essenziale e non può essere lasciato alla casualità o al buon cuore dei presenti”. Marta Evangelisti, infine, sottolinea il fatto che tali situazioni si siano già verificate in passato e così come l’impossibilità per gli utenti di recuperare i crediti.
Da qui l’interrogazione alla giunta, alla quale si chiede di intervenire tempestivamente per risolvere il problema.
(Brigida Miranda)
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