Promuovere, tramite l’assessorato regionale alla Sanità, un audit straordinario per verificare la corretta applicazione delle norme sull’attività libero-professionale intramuraria, la regolarità dei flussi di prenotazione e rendicontazione nonché l’uso conforme dei “fondi Balduzzi” e di perequazione, a seguito dei rilievi formulati dalla Corte dei Conti nei confronti dell’azienda ospedaliero universitaria di Bologna-policlinico Sant’Orsola.
È l’impegno, richiesto alla giunta regionale, contenuto in una risoluzione a prima firma della capogruppo di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, sottoscritta da tutti i componenti del gruppo assembleare FdI.
Nell’atto di indirizzo si ricorda che la Corte dei Conti, nell’ambito dell’attività di vigilanza sul sistema sanitario, ha rilevato diverse criticità relative all’Aosp bolognese. Fra le criticità segnalate emergono, fra le altre, il non corretto utilizzo dell’applicativo di prenotazione e rendicontazione dell’attività libero-professionale intramuraria (Alpi), la mancata previsione dell’Alpi come strumento eccezionale e residuale di governo delle liste di attesa e la maggiore incidenza dell’attività Alpi in alcune prestazioni specialistiche. Sono inoltre stati rilevati due casi di conflitto di interessi nel biennio 2023-2024, oggetto di trasmissione o di predisposizione di denuncia alla competente Procura regionale della Corte dei conti.
Altro rilievo ha riguardato l’utilizzo parziale del fondo Balduzzi per la riduzione delle liste di attesa 2024: 813mila euro quelli utilizzati, nonostante un saldo residuo di oltre 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Ulteriori rilievi sono relativi al mancato raggiungimento degli obiettivi sui tempi di attesa nei ricoveri e all’erronea base di calcolo della quota destinata al fondo di perequazione e disomogeneità nella rendicontazione dei ricavi.
Da qui l’atto di indirizzo con il quale, fra l’altro, si impegna la giunta a riferire con urgenza in commissione Politiche per la salute in merito alla vicenda. All’esecutivo regionale si chiede anche di assumere una serie di impegni, come la definizione di linee guida regionali uniformi per le aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, al fine di garantire criteri trasparenti nella gestione dell’Alpi e nella prevenzione dei conflitti di interesse nonché il rafforzamento dei controlli interni e delle misure di vigilanza. Infine, si chiede di rendere pubblici, in formato aperto e accessibile, i dati aggiornati relativi ai proventi Alpi, all’utilizzo del fondo Balduzzi e al fondo di perequazione per ciascuna azienda sanitaria e per anno di riferimento, presentando, entro sei mesi, al Consiglio regionale, una relazione dettagliata sui correttivi applicati.
(Brigida Miranda)



