“Fare chiarezza sullo spostamento di pazienti dall’ortopedia dell’ospedale Maggiore di Bologna ad altri reparti”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia).
La consigliera spiega che, come da denuncia dei sindacati di settore riportata anche dai mezzi di informazione, “si apprende che il reparto di ortopedia dell’ospedale Maggiore con una dotazione di 80 posti letto registrerebbe, però, una media giornalieri di pazienti ricoverati che oscillerebbe tra i 90 e i 110”. Rimarca: “L’esubero verrebbe gestito attraverso una sistematica e cronica dispersione dei pazienti ortopedici in reparti di specialità, ‘sistemazione fuori setting’”. Prosegue: “Per i sindacati questa situazione sarebbe diventata orami una prassi, non più collegata a emergenze”. Evidenzia, ancora, sulla denuncia dei sindacati: “Molti reparti, per vocazione e specializzazione, non sono strutturati per la gestione del paziente ortopedico acuto e post chirurgico, in questo modo si espongono gli operatori sanitari a un rischio ingiustificato per infortuni e stress da lavoro correlato”. Conclude: “Si mette anche a rischio la sicurezza dei pazienti, la collocazione in reparti non specialistici impedisce la piena e corretta assistenza, compromettendo la continuità assistenziale e la sicurezza delle cure, in particolare per pazienti con esigenze riabilitative e monitoraggio ortopedico specifico”.
Evangelisti, nel rilevare la crisi del sistema sanitario regionale, chiede all’esecutivo di intervenire su quanto sta accadendo nel reparto di ortopedia del Maggiore, coinvolgendo l’Ausl di Bologna e le organizzazioni sindacali di settore. Richiede, poi, alla giunta regionale chiarimenti sul numero di posti letto dell’ortopedia, con dati precisi sui pazienti che in media giornalmente vengono trasferiti in altri reparti.
(Cristian Casali)