Sanità e welfare

Facci (Lega): il pronto soccorso dell’ospedale di Vergato sarà declassato?

“Passerebbe punto di primo intervento, perdendo la funzione di emergenza, in contrasto con le linee di mandato della Regione di potenziare la sanità in montagna”. Il consigliere vuole sapere anche quando sarà di nuovo pienamente funzionale il nosocomio come promesso nei mesi scorsi

La Regione dica se è vera l’intenzione, anche dell’Azienda sanitaria, “di trasformare il servizio di Pronto soccorso dell’Ospedale di Vergato, nel bolognese, in servizio di ‘primo intervento’, e quali siano i contenuti di questo nuovo assetto”.

Il quesito alla giunta è posto dal consigliere Michele Facci (Lega) in un’articolata interrogazione nella quale chiede anche “se, in questo caso, non venga compromessa la presenza di un importante presidio sanitario nella zona della montagna bolognese, con evidente grave nocumento per tutta la popolazione, residente e non”. Facci, inoltre, vuole sapere se l’operazione non “sia in contrasto con il programma di mandato 2020-25 della Giunta regionale, nella parte in cui è stata dichiarata la necessità di supportare con maggior forza i presidi sanitari della montagna e delle aree più disagiate del territorio regionale”. Infine, il consigliere chiede quali siano le intenzioni della giunta riguardo al ripristino della piena funzionalità dell’ospedale di Vergato – ampiamente promessa e garantita nei mesi scorsi – e quali siano i tempi di attuazione previsti”.

Il pronto soccorso, ricorda Facci, dopo l’emergenza Covid era stato potenziato con servizi h24, due medici dell’emergenza territoriale e possibilità dell’elisoccorso notturno. Di recente, la stampa ha riportato l’esistenza di una riorganizzazione dell’ospedale con la trasformazione del pronto soccorso “che non solo non sarebbe più disponibile h24, ma verrebbe addirittura modificato in servizio di ‘primo intervento’, con conseguente venir meno dell’attività di emergenza/urgenza”. Se questo avvenisse, conclude il consigliere l’ospedale di Vergato “a dispetto delle originarie disposizioni ed intenzioni dei vertici dell’Azienda sanitaria, oltre che dell’assessorato regionale, verrebbe privato di un’attività sanitaria di assoluta importanza e strategicità per il territorio della media Valle del Reno, in contrasto pure con gli obiettivi di mandato della Giunta Regionale”.

(Gianfranco Salvatori)

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