Sanità e welfare

Sanità Bologna. Fi: Lunghe attese e problemi all’Urologia metropolitana, e manca un direttore specializzato

Interrogazione degli azzurri in Regione contesta l’interim e la gestione della successione dopo le dimissioni del responsabile del Maggiore

Lunghe liste d’attesa e tempi di accesso per gli interventi chirurgici nei reparti di urologia degli ospedali dell’area metropolitana bolognese. A puntare il dito contro le criticità delle strutture sanitarie del capoluogo e della provincia è Forza Italia, che in un’interrogazione in Regione chiede alla giunta di affrontare al più presto il problema. “L’urologia costituisce una delle principali attività, in ambito sanitario, dell’area metropolitana bolognese- sottolineano gli azzurri- e alcune settimane addietro si sono registrate le dimissioni del dottor Emili, direttore dell’Unità operativa di Urologia”. A questo punto i consiglieri Fi puntano l’attenzione sull’assegnazione della carica ad interim al dottor Iovine “il quale non presenta alcuna specializzazione in Urologia. Al sussistere di eventuali criticità- si legge nell’atto ispettivo- manca oggi un direttore che sia specializzato e in grado di affrontarle”.

L’urologia si distribuisce, oltre che sull’ospedale Maggiore e sull’ospedale Sant’Orsola, anche su tutti gli ospedali periferici come San Giovanni in Persiceto, Bazzano, Bentivoglio, Budrio, Vergato, Alto Reno Terme (Porretta). “Il bando che era in via di pubblicazione- spiegano gli azzurri- fissa il limite di età a 65 anni e pertanto l’auspicata assegnazione, da parte della Regione, al dottor Concetti dell’Urologia del Maggiore non pare quindi realizzabile visto che Concetti ha 66 anni. Tralasciando il fatto che ancora una volta si registra l’ipotesi di un bando di cui si conosce l’esito, cosa che è stata denunciata più volte”.

(Giulia Paltrinieri)

Sanità e welfare