Sanità e welfare

Sanità Bologna. Istituto Rizzoli, Bignami (Fi): All’unificazione dei servizi amministrativi non corrisposta riduzione dirigenti

Il consigliere punta il dito su un comando da Modena e su un incarico idi struttura complessa

Come si giustifica la mancata riduzione dei dirigenti e l’eventuale mantenimento di alcuni comandi dopo l’unificazione dei servizi amministrativi all’Istituto ortopedico Rizzoli, con la conseguente riduzione del personale amministrativo?

E’ una delle domande rivolte da Galeazzo Bignami (Fi) alla Giunta regionale in un’interrogazione, dove si legge che “l’unificazione dei servizi amministrativi in ambito sanitario è stata prevista soprattutto per risparmiare risorse umane, evitando che più dipendenti svolgessero la medesima funzione con differenti procedure”.

All’Istituto bolognese questa “unificazione – rileva il consigliere – sarebbe stata decisa con la delibera 7/2016” e la conseguente riorganizzazione, prevista in via sperimentale per la durata di un anno, sarebbe ancora in essere. Contestualmente, tuttavia, non si sarebbe proceduto – a parere di Bignami – a una riduzione dei direttori dell’area amministrativa del Rizzoli: si sarebbe infatti mantenuto un comando dall’Azienda ospedaliera di Modena, “sembrerebbe trattarsi di un incarico di struttura semplice dipartimentale retribuito come struttura complessa”, e si sarebbe assegnata la direzione di una struttura complessa a un professionista rientrante nelle specificità previste dall’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92 (Riordino della disciplina in materia sanitaria), dove si legge “I direttori generali possono conferire incarichi per l’espletamento di funzioni di particolare rilevanza e di interesse strategico mediante la stipula di contratti a tempo determinato e con rapporto di lavoro esclusivo, entro il limite del due per cento della dotazione organica della dirigenza, a laureati di particolare e comprovata qualificazione professionale….”.

Nel sito dell’Istituto Rizzoli, inoltre, – aggiunge l’esponente forzista – non sarebbe sufficientemente chiara la situazione relativa alla retribuzione complessiva percepita dalla dipendente in comando da Modena, mentre all’altra dipendente, citata in relazione all’art.15 septies, lo stesso Istituto erogherebbe 78.582,71 euro al posto dei circa 45.000 stabiliti per i responsabili di struttura semplice dipartimentale, “unica assegnazione che sembrerebbe essere prevista per gli articoli 15 septies”.

Bignami chiede quindi se la retribuzione del trattamento di comando sia relativa alla responsabilità di struttura semplice dipartimentale o di struttura complessa, a quanto ammontino i costi sostenuti dall’Istituto per le due dipendenti, se si possa considerare “impropria” la retribuzione, se si intenda rivalutare la necessità del trattamento di comando e se la situazione sia stata monitorata dal direttore amministrativo.

(Antonella Celletti)

 

 

Sanità e welfare