Ridurre le lunghe liste d’attesa in chirurgia ospedaliera e day hospital nella sanità bolognese.
A chiederlo è la Lega in un’interrogazione a firma dei consiglieri Michele Facci (primo firmatario) e Daniele Marchetti.
“I numeri forniti dalla Giunta in risposta a un nostro atto ispettivo sono impressionanti: nella sola area sanitaria di Bologna, quasi il 61% dei pazienti in lista d’attesa ha già superato il tempo massimo previsto per ricevere la prestazione (13.873 pazienti su un complessivo di 22.826), e di questi 1.184 sono di classe A, ovvero ‘casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi’, e che dovrebbero ricevere la prestazione entro un tempo massimo di 30 giorni”, spiegano i leghisti, per i quali “è improcrastinabile conoscere come il Servizio sanitario regionale intenda operare per garantire il rispetto dei tempi stabiliti a livello normativo e tutelare fino in fondo il diritto dei cittadini alle prestazione sanitarie pubbliche, come espressamente ribadito dall’Amministrazione regionale nelle proprie linee di mandato”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se ritenga che lo stato delle liste di attesa per l’attività chirurgica ospedaliera e in day hospital nell’area sanitaria di Bologna sia in linea con le prescrizioni nazionali e regionali in materia (ovvero Piano Nazionale di governo delle Liste di Attesa, PRGLA), e se ritenga che la sussistenza di quasi 14.000 pazienti in attesa oltre i tempi massimi previsti, solo per l’area di Bologna, sia in linea con l’obiettivo di mandato amministrativo, secondo il quale ‘Ogni cittadino deve accedere alle cure più efficaci indipendentemente dalla propria situazione economica, dalla propria condizione sociale e civile, dal proprio territorio di residenza’”.
Facci e Marchetti, infine, vogliono sapere dall’amministrazione regionale “quali iniziative intendano assumere, nell’ambito delle proprie prerogative, per risolvere le gravi criticità sussistenti in ordine alle liste di attesa dell’attività chirurgica ospedaliera e in day hospital nell’area sanitaria di Bologna, che rischiano di compromettere lo stato di salute dei pazienti interessati, e più in generale quali siano state le strategie elaborate dall’Osservatorio Regionale sulle liste di attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero per la semplificazione dell’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini”.
(Luca Molinari)