“Qual è la posizione della Giunta regionale rispetto alla situazione critica del servizio sanitario locale descritta anche in una lettera dei sindacati Snami, Fials, Fimmg, Cimo, datata 9 gennaio 2017, e rivolta all’ Ausl di Bologna?”
È quanto chiede Daniele Marchetti (Lega nord) in una interrogazione presentata in Regione dove torna a segnalare “questioni” più volte trattate in precedenti atti ispettivi a sua firma ai quali – lamenta – la Giunta ha fornito risposte “incomplete e inefficaci”.
Fra i numerosi rilievi riportati dal consigliere “l’insufficienza degli organici dei medici del 118, con solo due auto mediche presenti su Bologna e comuni della prima cintura, dedicabili solo alle emergenze assolute”. E ancora rispetto alle carenze di personale: “l’insufficienza degli organici dei Pronto soccorsi, con ritmi di lavoro che determinano la fuga di tantissimi professionisti costretti a turni massacranti”. Una situazione che – riferisce Marchetti – avrebbe spinto “diversi medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore a portare in tribunale l’Ausl di Bologna che rifiutava di pagare centinaia di ore di straordinari, problema questo più volte segnalato dalle organizzazioni sindacali nelle sedi trattanti e sempre negata e irrisolta dalla Ausl”. Un problema quello del mancato pagamento degli straordinari che coinvolgerebbe per “centinaia di ore eccedenti” il personale infermieristico del pronto soccorso, “che- si legge nell’interrogazione- non viene mai messo in condizioni nemmeno di recuperare tutto questo surplus orario oggi ‘regalato’ all’azienda”. Fra i numerosi altri rilevi riportati anche quello sull’organizzazione dei Pronto Soccorsi periferici “con medici e infermieri costretti ad assolvere contemporaneamente le funzioni di personale di pronto soccorso e di 118, essendo obbligati ad abbandonare i pazienti presi in carico ogni qualvolta la radio 118 li chiama e richiede interventi di soccorso sul territorio”. Marchetti segnala anche “il continuo mancato rispetto delle normali vie di reclutamento del personale medico nell’ambito del servizio di emergenza territoriale, raggiungendo addirittura l’acquisizione di medici tramite associazioni pur di non garantire normali diritti, normali contributi previdenziali e normali tutele ai professionisti che lavorano per la sanità pubblica”. Di qui la richiesta del consigliere alla Giunta di pronunciarsi nel merito dei numerosi punti segnalati.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)