Sanità Bologna. Lisei (Fdi): Fare chiarezza sul settore radiologico

La Regione faccia chiarezza su quanto avvenuto nella sanità bolognese dove sarebbe stato assegnato un incarico a una figura professionale che non possiede diploma di specializzazione in radiologia, ma solo in neurologia. A sollevare il caso, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Lisei (Fratelli d’Italia), che ricorda come le norme nazionali in materia chiariscono molto bene “il ruolo del medico responsabile della sicurezza clinica e dell’efficacia diagnostica dell’apparecchiatura RM (Risonanza Magnetica) e dell’esperto responsabile della sicurezza in RM, precisando che le due figure devono essere, rispettivamente, un medico specializzato in radiologia e un fisico o un ingegnere: per l’esercizio della professione in radiologia e anestesia, in considerazione dei rischi inerenti all’uso delle radiazioni ionizzanti, la legge impone il diploma di specializzazione nella specifica branca”. L’attività medica effettuata sulle apparecchiature TC ed RM, chiarisce, è attività di assistenza radiologica e richiede il possesso di tale diploma di specializzazione”. Fatta questa ricostruzione del quadro nazionale di riferimento, Lisei sottolinea come in un ospedale bolognese si sarebbe verificato un caso di un’assegnazione di incarichi in contrasto con queste norme in quanto la persona in questione non avrebbe tutte le specializzazioni richieste. Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se non ritenga opportuno a tutela dei pazienti e anche dell’Ausl stessa la verifica dell’idoneità all’attività assistenziale in neuroradiologia della persona in questione e se non ritenga opportuno la revoca dell’integrazione ospedaliera o la variazione dello stesso programma e, pertanto, con esso le responsabilità sulle attività svolte sulle apparecchiature TC ed RM dell’Ausl di Bologna”. “