Sanità e welfare

Marchetti (Lega): “Escludere dall’accreditamento sanitario chi applica contratti scaduti a Bologna”

Presentata un’interrogazione per chiarire la posizione delle strutture di continuità assistenziale che applicano il contratto di lavoro di assistenza per la terza età (Anaste)

La giunta chiarisca se è sua intenzione escludere dall’accreditamento al sistema di continuità assistenziale le società che applicano il contratto Anaste e se anche in Emilia-Romagna si procederà a far accreditare solo strutture con contratti nazionali firmati dalle sigle maggiormente rappresentative. Lo chiede con un’interrogazione Daniele Marchetti (Lega).

“Nell’area metropolitana di Bologna -ha spiegato il consigliere- sono numerose le strutture Rsa, case famiglia, centri diurni e similari che erogano servizi rivolti alle persone anziane sole o prive di un’adeguata assistenza da parte delle famiglie. Queste strutture applicano un contratto di lavoro di assistenza per la terza età (Anaste) non firmato dalle maggiori sigle sindacali che applica delle tariffe orarie per i dipendenti tra le più basse del settore, secondo le stime fornite dalle maggiori sigle sindacali. In altre regioni si sta valutando di escludere dall’accreditamento le società che applicano il contratto Anaste”.

“Visto che nel bolognese insiste una multinazionale che applica un contratto Anaste scaduto ormai da oltre 10 anni -ha proseguito Marchetti- non garantendo alle persone il giusto adeguamento contrattuale previsto dai successivi rinnovi la Regione deve chiarire se ritiene corretto il tariffario applicato e che ci siano strutture che applicano contratti scaduti”.

(Lucia Paci)

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