Sanità e welfare

Mastacchi (Rete Civica): “La Sanità nell’Appennino bolognese torni a pieno regime”

Interrogazione del capogruppo di Rete Civica che sollecita la Giunta a ripristinare i livelli assistenziali del periodo pre-pandemico e a effettuare un focus generale sui livelli sanitari garantiti nelle zone appenniniche

La sanità nell’Appennino bolognese deve tornare ai livelli pre-pandemici, superando i disagi imposti dalle norme anti Coronavirus.

Lo chiede Marco Mastacchi (Rete Civica) con un’interrogazione trattata nell’odierna sessione di lavoro della commissione politiche per la Salute presieduta da Daniele Marchetti, in cui, in via più generale, si sollecita un confronto su piani e programmi che la Regione ha presentato al governo per l’utilizzo dei fondi del PNRR e che “rappresentano una concreta occasione da cogliere per investire valorizzando la zona montana anche sotto l’aspetto sanitario”.

Nello specifico, il consigliere chiede “quando verrà riaperto 24 ore al giorno il pronto soccorso di Vergato, se è stato definito il protocollo operativo per la riattivazione della funzione di assistenza al parto nel punto nascita di Porretta e se sono stati attivati i servizi delle ‘Case della Salute’ nell’intero Appennino bolognese, così come promesso”. In via più generale, infine, la richiesta per attuare una revisione delle prestazioni specialistiche in modo da garantirle anche nell’area appenninica dei distretti sanitari aggiungendo importanti specialità quali fisiatria, urologia e cardiologia.

L’Assessore alle politiche per la Salute Raffaele Donini ha risposto alle sollecitazioni poste raccogliendo l’invito per un confronto generale all’inizio del prossimo anno sulle scelte che saranno avvallate dalle varie Conferenze Socio-Sanitarie per la sanità della montagna.

In via più puntuale, invece, il titolare della sanità regionale ha ribadito la strategicità dell’Ospedale di Vergato. “Il Pronto Soccorso- ha continuato Donini- ora è aperto dalle 8 alle 20 e durante le ore notturne è garantito il presidio da parte del 118. Su questo ospedale di comunità, poi, è stata attivata da questo mese la strumentazione per le analisi cliniche e contestualmente sono stati riattivati i posti letto in degenza ordinaria, lungodegenza, cure intermedie e riabilitazione. Eguale potenziamento è in atto, poi, sulle prestazioni ambulatoriali erogate soprattutto in ambito endocrinologico, diabetologico e pneumologico”.

Sul punto nascita di Alto Reno Terme, invece, Donini ha confermato come il progetto dettagliato sia stato completato in ogni sua parte e di come l’Ausl di Bologna abbia sottoposto il piano di analisi tecnica al Ministero nello scorso giugno. “Ora- ha chiarito l’Assessore alla Salute- dobbiamo solo aspettare il pronunciamento della commissione Ministeriale per ottenere la deroga e procedere alla riapertura vera e propria”.

In via più generale, Donini ha poi sottolineato il riguardo per tutta la zona appenninica del bolognese con l’apertura a breve della Casa della Salute di Vado/Monzuno e con un generale potenziamento delle prestazioni di specialistica.

In fase di replica Mastacchi ha apprezzato la volontà di un focus generale sulla sanità nel territorio della montagna e ha nuovamente richiesto un’audizione con i sindaci e i presidenti dei vari distretti sanitari interessati “per capire in dettaglio le problematiche riscontrate e le richieste avanzate”.

(Luca Boccaletti)

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