Sanità e welfare

Sanità Bologna. Pagamento digitale ticket, Piccinini (M5s): riservare casse fisiche ad anziani e disabili

La pentastellata chiede un passaggio meno radicale al pagamento digitale, evitando di chiudere il punto di accoglienza presente al padiglione 17 del Policlinico Sant’Orsola

Maggiore attenzione per le persone con disabilità, anziane o che non hanno dimestichezza con l’informatica nelle  strutture sanitarie dell’area metropolitana di Bologna, in particolare al Sant’Orsola e nell’Istituto ortopedico Rizzoli. La richiesta arriva da Silvia Piccinini (M5s) con un’interrogazione nella quale mette in evidenza come la digitalizzazione e l’informatizzazione della riscossione delle prestazioni sanitarie abbia creato disagi per queste categorie di cittadini. E chiede, per questo, di “riservare loro servizi che permettano il pagamento anche attraverso casse fisiche”.

La consigliera parte da un dato di fatto: la diffusione delle riscuotitrici automatiche, pur rappresentando una facilitazione, crea discriminazioni. E, vista l’opera di revisione che vede interessati gli attuali canali di riscossione e rimborso delle prestazioni sanitarie dell’Ausl dell’area metropolitana, centrata sul “Progetto 16”, invita la Giunta a evitare “che un rilevante numero di cittadini (anziani, disabili, soggetti con bassa scolarità, emarginati, abitanti in aree remote o rurali, in ritardo con l’alfabetizzazione informatica o semplicemente diffidenti) possa risultare discriminato o addirittura socialmente emarginato da un passaggio radicale a un’amministrazione esclusivamente digitale, evitando, per esempio, di chiudere il punto di accoglienza presente al padiglione 17 del Policlinico Sant’Orsola”.

Infine la pentastellata domanda quali “attività e meccanismi di accompagnamento all’innovazione siano in atto o quali la Giunta abbia intenzione di attivare per limitare i problemi e i disagi”.

(Andrea Perini)

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