Sanità e welfare

SANITÁ BOLOGNA. PIANO SPOSTAMENTI CASA-LAVORO AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA, BIGNAMI (FI): FARE CHIAREZZA SU CONSULENZA AFFIDATA ALL’ESTERNO

In una interrogazione alla Giunta, il consigliere spiega come il policlinico S. Orsola-Malpighi avrebbe affidato un incarico a una società esterna nonostante disponga di un Dipartimento tecnico competente per settore. Vuole chiarimenti anche sulle consulenze cedute a terzi da questo Dipartimento tecnico e sulle consulenze acquisite a favore dei professionisti in forza allo stesso Dipartimento

Per la predisposizione del Piano degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, “il policlinico S.Orsola-Malpighi avrebbe affidato un incarico di consulenza esterna a una società per un compenso di 1.500 euro a prestazione”, nonostante “disponga di un Dipartimento tecnico con una unità adibita alla progettazione, sviluppo e investimenti”, guidato da un direttore, D.P., “che svolgerebbe anche il ruolo di mobility manager”, coadiuvato da uno staff di otto persone, tra cui P.P., “già dirigente del settore amministrativo del Dipartimento tecnico”.

Ne dà notizia il consigliere Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale dove riferisce, tra l’altro, che “il Comune di Bologna offre un programma gratuito, chiamato Webmobility, che consente ai mobility manager aziendali di raccogliere on-line i questionari relativi agli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti e di creare la reportistica secondo una procedura semi-automatica volta a semplificare la predisposizione del Piano spostamenti casa-lavoro”.

L’Azienda ospedaliera, contemporaneamente, avrebbe anche stipulato una convezione con il Montecatone Rehabilitation Istitute spa per l’effettuazione di prestazioni professionali allo scopo di realizzare un intervento di “Ampliamento e riorganizzazione dell’Area critica, riqualificazioni centrali di condizionamento e collegamento diretto con il Parco di Montecatone” da parte di un team multiprofessionale, composto da dirigenti tecnici e amministrativi nonché da personale tecnico e amministrativo del comparto che fa riferimento al Dipartimento tecnico diretto da D.P. e al settore amministrativo dello stesso dipartimento, diretto da P.P., a fronte di un “introito complessivo di 115.000 euro più iva” per l’attività svolta dal personale coinvolto, nel periodo compreso tra l’1 giugno 2015 e il 30 giugno 2017.

Bignami sollecita quindi la Giunta a fare chiarezza sulla consulenza affidata alla società esterna e “sui motivi per cui l’elaborazione del progetto in questione non sia stata posta in carico ai collaboratori del settore competente dell’ospedale” e vuole sapere “perché non sia stata presa in considerazione la possibilità utilizzare i sistemi informatici forniti gratuitamente dal Comune di Bologna”.

Il consigliere chiede inoltre alla Giunta di relazionare “sulle competenze, sull’effettiva utilità e sui ruoli lavorativi dei collaboratori dell’Unità operativa dell’Azienda ospedaliera adibita alla progettazione, sviluppo e investimenti”, e di “fare chiarezza sulle consulenze cedute a terzi professionisti e/o società dal Dipartimento tecnico della stessa Azienda e sulle consulenze acquisite a favore dei professionisti in forza allo stesso Dipartimento”.

Bignami vuole sapere infine “se questa acquisizione e cessione di prestazioni professionali, pur differenti nelle tipologie di impiego lavorativo, non rappresentino ulteriori oneri economici per l’Azienda in un periodo di ingenti tagli al settore”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

 

Sanità e welfare