Nel mirino di Andrea Galli di Forza Italia finisce il progetto di riorganizzazione del dipartimento di salute mentale dell’Ausl di Bologna, che, secondo il forzista, porterebbe a “una significativa riduzione dei servizi per le tossicodipendenze e della psichiatria adulta di pertinenza medica”. Con un’interrogazione in Regione il consigliere chiede alla Giunta se non ritenga “inadeguata e non condivisibile” una proposta di riordino che comporti significativi tagli ai servizi ospedalieri, in particolare ai servizi per le tossicodipendenze e d’urgenza, anziché un loro potenziamento”.
Già da alcuni anni – si legge nell’atto ispettivo – si registra un costante aumento di disturbi mentali associati all’uso di sostanze stupefacenti soprattutto fra i giovani adulti, confermato anche dal rilevante numero di accessi ai pronto soccorso psichiatrici. “L’allarme legato all’aumento dei casi di doppia diagnosi, per la quale andrebbero garantite ai pazienti specifiche attività terapeutico-assistenziali- sottolinea il consigliere FI- richiederebbe interventi urgenti da parte delle aziende sanitarie al fine di incrementare le specifiche risorse economiche necessarie e assicurare, tramite un riassetto organizzativo diametralmente opposto a quello progettato, un’implementazione dei percorsi di cura specialistici”.
Per questo Galli chiede all’esecutivo regionale di chiarire quali strutture, e in quale numero, dovrebbero comporre la nuova struttura organizzativa e se nel dipartimento di salute mentale continuerà ad essere presente la componente Dater (Direzione assistenziale, tecnica e riabilitativa). Domanda poi “quali siano le motivazioni sottostanti a questa proposta e se essa sia frutto di preventivo confronto e di condivisione con tutte le parti interessate”.
(Giulia Paltrinieri)