“Le Ausl adottino criteri uniformi per quel che riguarda i turni di servizio e le chiamate di continuità assistenziale (ex guardia medica), come previsto dall’accordo collettivo nazionale”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle.
Nonostante, spiega la consigliera, “in tutta l’Emilia-Romagna i posti vacanti siano almeno 305, da Piacenza alla Romagna, le Ausl regionali non adottano criteri uniformi per quel che riguarda i turni di servizio e le chiamate”. Per esempio, prosegue, “a Bologna alcuni medici di continuità assistenziale sono impegnati in servizio in modalità strutturata pur essendo dei cosiddetti ‘reperibili’, danneggiando in questo modo quei medici regolarmente presenti nelle graduatorie regionali e aziendali”.
Questi incarichi, precisa Sensoli, dovrebbero invece essere coperti, come prevede l’accordo collettivo nazionale, programmando la pubblicazione semestrale di “ore carenti” della graduatoria regionale, l’attribuzione di incarichi strutturati mediante l’istituto dell’incarico provvisorio (con orario settimanale di 24 ore da graduatoria aziendale) e l’eventuale attribuzione di completamenti orari. Tutte circostanze che per la consigliera non sarebbero rispettate nel caso bolognese.
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(Cristian Casali)