Sanità e welfare

Taruffi (ER Coraggiosa): “Carenza medici di base in Appennino bolognese”; Donini: “In campo medici a tempo determinato”

La risposta arriva in commissione dall’assessore regionale Donini, che confermato il problema, riferisce: “Il rapporto ottimale è rispettato in tutti gli ambiti territoriali della regione grazie anche ad affidamenti provvisori”

“Quali azioni la Regione Emilia-Romagna intende mettere in campo per garantire l’assistenza primaria territoriale, in particolare nelle aree della montagna bolognese, e dare una risposta strutturale alla carenza di medici di medicina generale?”.

A chiederlo, con un’interrogazione discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, guidata dalla vicepresidente Francesca Maletti, è Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa).

Il consigliere spiega che “sono più di 200 in Emilia-Romagna gli ambiti territoriali carenti per l’assistenza primaria rimasti vacanti perché non ci sono abbastanza medici di medicina generale”. In particolare, il politico cita i casi di “Alto Reno Terme, Gaggio Montano e Marzabotto, nel bolognese”.

La risposta arriva in commissione dall’assessore regionale Raffaele Donini, che, confermando il problema, ha riferito però che “il rapporto ottimale è comunque rispettato in tutti gli ambiti territoriali della regione”. Spiega, infatti, che “a queste criticità si è fatto fronte con incarichi a tempo determinato”. Ribadisce poi che l’obiettivo, comunque, “è quello di formare nuovi medici, tanto che in Emilia-Romagna, dal 2022, ci saranno più posti da ammettere ai corsi dedicati”. Poi affronta il problema relativo all’Appennino bolognese, confermando che “sono stati programmati affidamenti provvisori”. Comunica, infine, che “è in fase di studio una riorganizzazione della medicina territoriale anche per risolvere questi problemi”.

(Cristian Casali)

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