Sanità e welfare

SANITÀ BOLOGNA. TRASFERIMENTO UNITÀ OPERATIVA ORTOPEDIA DELL’OSPEDALE DI VERGATO, PICCININI (M5S) CHIEDE SPIEGAZIONI ALLA GIUNTA

Piccinini, nell’interrogazione, sottolinea che la maggioranza della popolazione che accede a prestazioni ortopediche è anziana, affetta da multi patologie, con difficoltà motorie e talvolta senza nessun sostegno sociale e non in grado, quindi, di spostarsi presso altri presidi ospedalieri

Il trasferimento presso altri ospedali dell’Ausl di Bologna dell’Unità operativa ortopedia dell’ospedale di Vergato, come riportato da alcuni organi di stampa, è al centro di un’interrogazione presentata alla Giunta da Silvia Piccinini (M5s).

 La consigliera chiede conferma della notizia e, in caso di risposta affermativa, vuole conoscere “tempi, modalità e motivazioni” di questa scelta, rilevando che la maggioranza degli utenti che accede a prestazioni ortopediche è anziana, affetta da multi patologie, con difficoltà motorie e talvolta senza nessun sostegno sociale e non in grado, quindi, di spostarsi in altri presidi ospedalieri. 

Piccinini vuole inoltre sapere quanti siano gli operatori attualmente impiegati presso l’Unità operativa, divisi per qualifica professionale e unità equivalenti, il numero dei ricoveri effettuati in regime ordinario, day surgery e il numero delle prestazioni/visite ambulatoriali specialistiche nel periodo che va dall’1 gennaio 2014 al 31 giugno 2015. 

Con riferimento allo stesso arco di tempo, la consigliera domanda quanti interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali specialistiche siano stati effettuati in attività libero professionale e “Simil Alp”, per comprendere se vi sia un “utilizzo delle risorse umane, degli impianti e strumenti coerente con le indicazioni regionali e una gestione delle liste di attesa che non trasporti interventi e prestazioni erogabili in regime ordinario in attività di Alp – Simil/Alp utilizzando impropriamente risorse e strumenti pubblici”. 

Ricordando che “l’Unità operativa complessa di ortopedia ha sede presso l’ospedale civile di Vergato ed è inoltre presente con l’attività ambulatoriale presso gli ospedali di Loiano, Porretta Terme, Bazzano”, l’esponente del M5s vuole sapere quale sarà l’impatto del progetto di riorganizzazione del servizio di emergenza/urgenza dell’Ausl di Bologna sul presidio ospedaliero e sull’attività ambulatoriale presso gli ospedali di Loiano, Porretta Terme, Bazzano e Budrio. 

Altre richieste di Piccinini: quali siano le modalità e i criteri di inserimento dell’utenza in lista di attesa, suddivisa per tutte le prestazioni erogate, quale sia il numero delle prestazioni erogate nel presidio di Vergato e nei presidi in rete (Loiano, Bazzano, Budrio) e il numero prestazioni esternalizzate al privato accreditato. 

La consigliera chiede inoltre di conoscere quali siano le strutture private accreditate presso cui viene demandato il processo riabilitativo a seguito degli interventi chirurgici e la tipologia di rapporto tra Ausl di Bologna e gli enti accreditati e, nell’eventualità che si concretizzi l’ipotesi di trasferimento dell’Unita operativa, quale sarà l’impatto per l’utente affetto da patologia neoplastica per cui è previsto un percorso pre e postoperatorio in collaborazione con l’unità operativa di oncologia.

Piccinini, infine, interroga la Giunta sull’opportunità che l’ambulanza per il rientro a domicilio, post dimissione, sia a carico del paziente e se le ambulanze ‘a disposizione’ siano in convenzione con l’Ausl e con quali accordi economici.

 
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link:
http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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