Affrontare le problematiche legate alle dotazioni organiche dei pronto soccorso, che necessitano di un adeguato numero di professionisti, di omogeneità formativa e contrattuale agli organici medici, oltre che a forme di incentivazione e premialità tali da rendere attrattivo il profilo professionale dell’operatore dell’emergenza-urgenza. A portare la questione sul tavolo della giunta, con un’interrogazione, è il consigliere del Partito Democratico Paolo Calvano.
“I dati nazionali rilevati in merito agli accessi e ai ricoveri- sottolinea l’esponente dem- dimostrano che oltre un terzo della popolazione italiana accede al pronto soccorso di riferimento e si registrano 24 milioni di accessi all’anno con un tasso di ricovero del 15% circa. I numeri dell’Emilia-Romagna sono in linea con quelli nazionali: nel 2016 a fronte di circa 4.448.000 abitanti gli accessi ai pronto soccorso sono stati 1.875.560 e i ricoveri si assestano sul 13% circa”.
Ma Calvano sottolinea come “dall’appello lanciato dalla Simeu (Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza) insieme alle principali sigle sindacali e ai direttori di tutti i pronto soccorsi della regione, emerge una situazione di carenza di personale” visto che “in Emilia-Romagna nelle strutture dei pronto soccorso e di Medicina d’Urgenza regionale sono in forza 824 medici, attraverso diverse forme contrattuali e che dalla programmazione delle piante organiche previste dalle aziende mancherebbero ancora 140 medici su scala regionale, di cui una decina sul territorio ferrarese”.
Per questo il consigliere Pd interroga la giunta per sapere “quali azioni può e intende mettere in campo per affrontare le problematiche inerenti le dotazioni organiche dei pronto soccorso”.
(Margherita Giacchi)