Sanità e welfare

Castaldini (Fi): case della comunità a rischio e la Regione potrebbe dover risarcire

“L’assessore Donini e il presidente Bonaccini avevano assicurato che con i fondi Pnrr sarebbero stati realizzati i cosiddetti ospedalini, ma gli obiettivi del Piano non sono stati raggiunti. E la giunta non ha ancora presentato la riforma della sanità regionale”

La costruzione delle case della comunità è a rischio e non si sa se il bilancio della sanità regionale “sia in grado di assorbire l’urto della mancata finalizzazione delle case della comunità e dei possibili risarcimenti che potrebbe chiedere l’Europa”.

La preoccupazione è di Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, che in un’interpellanza chiede chiarimenti alla giunta. Oltre a voler conoscere i motivi dei rischi, la consigliera azzurra chiede “se la riforma della sanità regionale, non ancora presentata all’Assemblea legislativa e ai cittadini, rischi di non vedere mai la luce a causa della mancanza di un elemento fondamentale conseguente all’incapacità nel raggiungere i target e i milestone definiti dal Pnrr”.

L’assessore Raffaele Donini, nel febbraio 2022, ha dichiarato in Aula che dal Pnrr sarebbe arrivato mezzo miliardo, parte del quale usato per gli “ospedalini” mentre il presidente Stefano Bonaccini “ha affermato che 84 nuove Case della Comunità sarebbero state costruite utilizzando 124,6 milioni di euro provenienti dal Pnrr”. Ma, sottolinea Castaldini, “il mancato raggiungimento di obiettivi del Pnrr può comportare non solo una mancata erogazione di fondi per opere successive, ma anche la restituzione di quanto già elargito”. Secondo la consigliera la situazione è “paradossale” perché non solo non si completerebbero le case della comunità “ma la Regione si potrebbe trovare a dover restituire quanto già ricevuto per non aver raggiunto gli obiettivi, con un ulteriore appesantimento dei già critici bilanci sanitari”.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

Sanità e welfare