Quali sono i primi progetti finanziati in Emilia-Romagna con i fondi del PNRR? E quali sono i criteri utilizzati per scegliere le varie proposte?
Lo chiede Valentina Castaldini (Forza Italia) con un’articolata interpellanza in cui -sottolinea la forzista- “alcune Regioni hanno presentato già lo scorso settembre i primi provvedimenti per attuare quanto indicato nel PNRR in ambito sanitario per la sanità territoriale. La Regione Emilia-Romagna ha dichiarato di aver avviato un confronto con i Direttori delle Ausl per individuare i progetti da privilegiare e tale iter dovrebbe coinvolgere anche le Conferenze territoriali socio-sanitarie (Ctss) delle singole provincie per acquisire dai territori le indicazioni e le priorità. Da un accesso agli atti, però, risulta la mancata trasmissione alla Regione di queste istanze da parte delle Direzione sanitarie”.
Dalla situazione riportata, la decisione dell’atto ispettivo per capire “se e quando la Giunta intenda declinare formalmente l’utilizzo della prima tranche di fondi PNRR, l’elenco dei primi progetti finanziati e i criteri per la loro individuazione”.
Rispondendo alle sollecitazioni della consigliera Castaldini, il Sottosegretario della Giunta Davide Baruffi ha chiarito che “il piano su case di comunità e adeguamento sismico degli immobili è pronto e credo che nelle prossime settimane si possa organizzare uno specifico passaggio in Commissione per fornire ogni dettaglio di un piano che confermo è stato approntato a seguito di una specifica intesa con le varie Asl e Conferenze territoriali socio-sanitarie”.
Baruffi, nel sottolineare come sul PNRR non sia previsto un coinvolgimento diretto delle Regioni, ha confermato il ruolo di coordinamento e collaborazione svolto dalla Conferenza Stato-Regioni e di come la voce della Regione sia comunque rappresentata all’interno della Cabina di regia tramite la figura stessa del Presidente della Giunta. Confermando poi come siano allo studio strumenti e fondi per supportare gli enti locali più fragili, il Sottosegretario ha annunciato come i 62 esperti sul PNRR e destinati alla nostra Regione “siano pienamente operativi fin da oggi e oltre al ruolo di supporto, a loro sarà demandato anche il compito di monitoraggio e controllo dei Piani PNRR dei nostri territori”.
Castaldini si è detta soddisfatta delle risposte ottenute ed ha espresso il desiderio di poter incontrare “questi esperti per capire la visione di rete che devono avere. Comunque credo che in futuro il potere di indirizzo politico debba assumere un’importanza sempre maggiore su una partita come questa di straordinaria importanza”.
(Luca Boccaletti)