Fare il punto sulla medicina difensiva.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (FI) che ricorda come “la medicina difensiva risulterebbe in continua crescita nella maggior parte delle nazioni europee, generando costi eccedentari rilevanti in molti sistemi sanitari: il Sistema Sanitario della Regione Emilia-Romagna, si trova in grossissima difficoltà finanziaria e organizzativa, schiacciato tra disavanzi di produzione quantificati in centinaia di milioni di euro all’anno, liste d’attesa infinite e impossibilità ad accedere ad appuntamenti, carenza di medici, infermieri e personale sanitario, è oggi particolarmente vulnerabile”.
Per Castaldini ” la medicina difensiva positiva, porta a due effetti diretti riscontrabili nel funzionamento del Sistema Sanitario Regionale:
o una maggiore spesa pubblica per visite, esami ed analisi o maggiori liste di attesa, congestionate da prestazioni non clinicamente
rilevanti”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quale sia la stima, sia in termini numerici che economici, di prestazioni riconducibili a pratiche di medicina difensiva in Regione Emilia-Romagna e se e quali azioni siano state adottate per contrastare o mitigare l’impatto della medicina difensiva sul Sistema Sanitario Regionale”.
(Luca Molinari)