La Regione dia seguito alle risoluzioni approvate nel 2018 dall’Assemblea legislativa per assicurare norme uguali su tutto il territorio emiliano-romagnolo e precisi protocolli sanitari per chi è affetto da Sindrome da sensibilità chimica multipla.
A chiederlo è un’interrogazione della consigliera Valentina Castaldini (Fi), che ricorda come la patologia in questione sia considerata malattia rara e come da tempo sia stato chiesto alla Giunta di prevedere specifiche attività a sostegno di chi ne è affetto. Purtroppo, rileva la capogruppo, solo l’Ausl di Ferrara si è mossa nel solco delle risoluzioni approvate dall’Assemblea legislativa.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale se “è a conoscenza delle problematiche sopraccitate; quando e come intenda applicare le “Istruzioni Operative” emanate dall’Ausl di Ferrara in tutte le Aziende Sanitarie della Regione, al fine di consentire la ospedalizzazione anche dei cittadini malati; quale ritiene sia la migliore cura nei pazienti affetti da questa sensibilità chimica multipla per la sindrome Covid-19”.