Sanità e welfare

Sanità. Castaldini (Fi): risolvere il problema dei ritardi accumulati nella prevenzione oncologica

La consigliere cita i numeri frutto degli effetti collaterali delle misure antiCoronavirus

La Regione recuperi i ritardi accumulati nelle visite e cure antitumorali a causa degli effetti delle misure antiCoronavirus sull’organizzazione della sanità regionale.

A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Valentina Castaldini (FI), che cita numeri precisi: “per lo Screening Cervicale sono state invitate a sottoporsi allo screening 98.235 donne in meno, nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; si sono sottoposte ad esame di screening 72.512 donne in meno, nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una diminuzione di oltre il 50%; a settembre il ritardo accumulato per l’accesso all’esame di screening era di 4,5 mesi; si stima che siano 380 le donne alle quali non sono state diagnosticate precocemente lesioni precancerose alla cervice uterina”. Poi ancora “per quello che riguarda lo Screening mammografico: sono state invitate a sottoporsi allo screening 57.603 donne in meno nella fascia di età 50-69 anni, nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si sono sottoposte ad esame di screening 43.163 donne in meno, nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una diminuzione del 28,2%; a maggio il ritardo accumulato per l’accesso all’esame di screening era di 2,9 mesi, lievemente recuperato nel periodo

giugno-settembre; si stima che siano 237 le donne alle quali non sono stati diagnosticati precocemente carcinomi mammari”.

La capogruppo sottolinea anche i dati riguardanti lo Screening colorettale: “sono stati invitati a sottoporsi allo screening 67.567 cittadini in meno nella fascia di età 50-70, nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; si sono sottoposte ad esame di screening 50.055 persone in meno, nel periodo gennaio-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una diminuzione del 28,4%; a maggio il ritardo accumulato per l’accesso all’esame di screening era di 3,1 mesi, lievemente recuperato nel periodo giugno-settembre; si stima che siano 449 le persone alle quali non sono state diagnosticate precocemente forme di cancro e di adenoma in stadio avanzato”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “quale sia il ritardo accumulato, sia stato recuperato nel periodo settembre 2020-gennaio 2021, quali siano i dati aggiornati ad oggi e come intenda recuperare il ritardo accumulato nello screening”.

 

 

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