Sanità e welfare

Castaldini (FI): “Serve chiarezza su payback biomedicale, rischio crisi del settore”

In ballo c’è infatti la richiesta della Regione Emilia-Romagna alle aziende del settore di riavere indietro gli arretrati sugli anni passati: circa 170 milioni di euro per il periodo che va dal 2015 al 2018

Nuova interrogazione, rivolta alla giunta regionale, targata Valentina Castaldini (Forza Italia) sul cosiddetto payback biomedicale, meccanismo che prevede che le aziende fornitrici di dispositivi biomedicali debbano restituire, in questo caso alla Regione Emilia-Romagna, una quota del proprio fatturato nel caso del superamento del tetto di spesa, stabilito per legge, collegato alle interazioni commerciali”.

In ballo c’è infatti la richiesta della Regione Emilia-Romagna alle aziende del settore di riavere indietro gli arretrati sugli anni passati: circa 170 milioni di euro per il periodo che va dal 2015 al 2018.

Castaldini, nel rilevare che “per lo stesso periodo la Regione Lombardia ha richiesto alle aziende del settore poco più di 10mila euro”, spiega che “sulla questione, il TAR, interpellato dalle aziende del biomedicale della regione, ha deciso per una sospensiva”.

La consigliera vuole quindi sapere dall’esecutivo cosa intenda fare: “Se stia valutando di ritirare la richiesta del rimborso alle aziende del biomedicale o andare avanti, con il rischio di mettere in ginocchio un settore strategico in Emilia-Romagna, con inevitabile conseguenze sulla produzione di questo tipo di dispositivi sanitari”. Valentina Castaldini, infine, chiede “se, sul tema, sia in corso, come affermato da esponenti locali della maggioranza, un dialogo con il governo nazionale”.

(Cristian Casali)

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