Sanità e welfare

Castaldini (Fi): chiarezza su spese per emergenza Covid

La consigliera ha presentato un’interrogazione per accertare anche le coperture per le strutture sanitarie private, l’assessore conferma che i rimborsi erano previsti fino al 31 marzo 2022

“Fare chiarezza sulle spese sanitarie collegate all’emergenza Covid”. A chiederlo è Valentina Castaldini (Forza Italia), che ha presentato un’interrogazione per accertare anche “perché le spese sostenute dalle strutture sanitarie private convenzionate non vengano più riconosciute”.

“Il debito complessivo stimato per il 2022 dalla sanità regionale – rimarca la consigliera – è di oltre 880 milioni di euro, di cui 838 milioni riferiti ai soli bilanci delle aziende sanitarie. Con il contratto di fornitura di prestazioni sanitarie tra le Ausl di Bologna e Imola e gli ospedali privati associati ad Aiop risulta che dal primo aprile 2022 non è più riconosciuto il rimborso dell’acquisto di tamponi, materiali e servizi strettamente correlati al Covid, in quanto terminato lo stato di emergenza nazionale. A dicembre 2022 l’Ausl di Bologna compra 500mila euro di tamponi, mettendo a bilancio per il 2022 43mila euro e per il 2023 466mila euro, vogliamo quindi capire quando finirà l’emergenza”.

La risposta arriva, in commissione, dall’assessore regionale Raffaele Donini, che ribadisce, rispetto al pubblico, come non siano stati rimborsati, a livello statale, buona parte dei costi sostenuti, “chiediamo – sottolinea l’assessore – quindi l’erogazione di questi rimborsi o alternativamente un piano di ammortamento decennale”. Mentre, rispetto al privato accreditato, conferma che i rimborsi erano previsti fino al 31 marzo 2022, al termine dell’emergenza sanitaria.

In replica, Castaldini spiega che manca un’adeguata programmazione.

(Cristian Casali)

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