Il trasferimento, durante il periodo estivo (luglio-settembre), dell’Hospice di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, dal terzo piano dell’edificio che lo ospita al secondo piano, dove si trova l’ospedale di comunità, fa perdere alla struttura i requisiti previsti, ledendo la dignità dei degenti e compromettendo il livello di privacy e l’intimità coi loro familiari.
Lo sostiene Daniele Marchetti (Ln) in un’interrogazione presentata in Regione, nella quale chiede alla Giunta di intervenire sull’Ausl di Imola per risolvere il problema.
Secondo il consigliere, infatti, il trasferimento estivo del centro residenziale per le cure palliative ha determinato la perdita di cinque posti letto, da 12 sono scesi a 7, costringendo i familiari dei pazienti in esubero a cercare un’altra sistemazione. Inoltre, riporta il leghista, i degenti trasferiti di piano sono stati ricoverati in camere doppie, perdendo in tal modo la privacy e l’intimità coi loro familiari prima garantite grazie al rispetto dei requisiti strutturali previsti dalle norme.
Da qui l’iniziativa del consigliere Marchetti, che considera il trasferimento dell’hospice “una vera e propria chiusura estiva del reparto”.
(Luca Govoni)